In test la rinomata Trail Bike Trance X di casa Giant che si rinnova con un telaio rivisto completamente aumentando ulteriormente il fascino di questa bici polivalente
Fibra di carbonio, geometria super regolabile, una sospensione posteriore Maestro rivisitata, e un sistema di trasporto integrato sono i punti salienti di Trance X Advanced 1, proposta in quattro taglie da S a XL e in elegante colorazione Arctic Light/Chrome, al prezzo di 7.199 euro.
Abbiamo presentato la bici qui, continuate a leggere per scoprire come si è comportata durante il nostro rigoroso test sul campo, finalizzato con la sessione fotografica realizzata sui sempre divertenti e sfidanti sentieri delle Rive Rosse, storico spot in provincia di Biella.

Dimensionamento taglie
Con un’altezza di 183 cm, ho scelto una taglia Large per la Giant Trance X Advanced 1. La geometria attuale è caratterizzata da un reach di 480 mm e un piantone sella inclinato 77,2 gradi, con la bici in configurazione “neutra”. Abbinato a un attacco manubrio lungo 50 mm e un paio di spessori tra questo e il telaio, l’altezza del cockpit è adeguata, complice anche una piega larga 800 mm e con rise di 20 mm.
Nel complesso il posizionamento in sella è centrale, grazie anche all’appoggio posteriore che prevede un telescopico da ben 200 mm e una sella a marchio Giant.
Per finire, le pedivelle lunghe 170 mm rappresentano una buona scelta per non rischiare di impattare sugli ostacoli del terreno.
Le quattro misure – da S a XL – coprono un range di altezze comprese tra 163 e 193 cm, con le quote di reach e di stack che spaziano – complice anche la serie sterzo eccentrica – rispettivamente tra 426 e 514 mm e tra 617 e 634 mm.
L’altezza del piantone sella è contenuta – va da 400 a 475 mm – per consentire l’utilizzo di reggisella telescopici dall’abbassamento elevato: di serie da 140 a 200 mm, con massimo inserimento che va da 280 a 355 mm.
Giant prevede anche pedivelle da 165 mm sulla taglia S, che come la M ha attacco manubrio lungo 40 mm, passando a 50 mm per L e XL.

Peso in assetto di marcia
Il peso rilevato della nostra Trance X Advanced 1 è di 14,110 kg senza pedali e con pneumatici in configurazione tubeless. È un valore in linea con i tempi per una Trail Bike a tutto tondo, equipaggiata con trasmissione SRAM GX Eagle T-Type, forcella Fox Float 36 e ammortizzatore con Piggy Back. Anche considerando la presenza del vano porta oggetti nel tubo obliquo, che rende il telaio leggermente più pesante, aggiungendo però tanta comodità in più.
Questo ottimo valore è merito del set di ruote Giant TRX Carbon, dal buon compromesso tra leggerezza (1.885 g) e solidità, con cerchi da 30 mm di canale interno e pareti laterali spesse 5 mm (sezione esterna di 40 mm), mentre il profilo è alto 22 mm. La bici esce di serie con le gomme in configurazione tubeless ready, che comprende non solo le valvole ma anche il liquido sigillante all’interno.
Gli pneumatici abbassano il peso così come le ruote, complice la carcassa Exo che riteniamo al limite per robustezza su questo genere di bici. Chi le vuole mantenere, è meglio che preveda un inserto protettivo al posteriore, altrimenti è consigliato il passaggio a una più robusta e affidabile costruzione Exo+ per entrambe.

Messa a punto
Dopo la regolazione degli appoggi, si passa a quella delle sospensioni. Giant raccomanda un Sag del 30% per l’ammortizzatore Float X, potendo osare un valore inferiore se si desidera una piattaforma più solida in pedalata, fermo restando che quello consigliato fornisce una sensazione di maggiore stabilità al retrotreno.
In ogni caso, è possibile agire con i riduttori di volume della camera d’aria per regolare la progressione nell’affondamento. Il controllo del ritorno e della compressione alle basse velocità è personale, noi abbiamo impostato il primo intorno a metà range lasciando la seconda relativamente aperta, e agendo in base al terreno affrontato. La leva per l’irrigidimento del retrotreno – la posizione Firm non è un vero blocco – è utile invece per le ascese pedalate su asfalto.
La forcella 36 Float con idraulica Grip 2 non ha bisogno di presentazioni: l’abbiamo gonfiata a 75 PSI (peso di 77 kg in assetto da bici) impostando il ritorno Low e High Speed secondo i valori consigliati. Questo è un buon punto di partenza, per iniziare a divertirsi. Nel corso del nostro test abbiamo aperto leggermente lo smorzamento in estensione, così come quello in estensione (3 click per Low Speed e 1 per High).

Maestro uber alles
Ciò che mi piace del design aggiornato delle sospensioni Maestro è il modo in cui riesce a gestire l’efficienza pur rimanendo attivo sui percorsi più accidentati e tecnici. Anche quando si spinge a fondo sui pedali, l’aderenza al posteriore è sempre ai massimi livelli.
La nuova Trance X presenta un effetto Anti Squat più basso rispetto al modello precedente. Il carro subisce meno il tiro catena consentendo al retrotreno di generare maggiore grip sulle salite. Insieme all’ammo Trunnion dal tuning ben eseguito, si raggiunge una fantastica sensibilità sui piccoli urti. È morbido sulle superfici rocciose e sui letti di radici, con una qualità di guida fluida quando si spinge a velocità sostenuta nelle discese più impegnative.
Non siamo ai massimi livelli nella categoria, tuttavia il retrotreno è in grado di isolare l’utente dal sentiero in modo davvero soddisfacente. Nel complesso la sospensione posteriore è prevedibile lungo l’intera escursione, e in combinazione con la forcella dotata di idraulica Grip 2 di qualità, a bici è super bilanciata e reattiva, offrendo un grande controllo ad alta velocità, oltre a innalzare il livello di fiducia quando si affrontano discese accidentate a ritmo sostenuto.
Non ho sentito il bisogno di giocare con i riduttori di volume sia davanti sia dietro, potendo utilizzare tutta l’escursione disponibile pur godendo di un ampio supporto negli atterraggi più duri e nel superamento degli ostacoli più ostici. Ciò è dovuto alla combinazione tra la linearità della sospensione Maestro con la giusta progressività finale, che ha fatto sì che non mi accorgessi mai di aver raggiunto il fine corsa.
– Leggi anche: MTB VS MTB, Trail Bike o Enduro?

Giocando con la geometria
Sebbene la Giant Trance X sia una gran bici già fuori dalla scatola, è possibile spingere più in là le prestazioni e il divertimento sfruttando le sue regolazioni. Il Flip Chip e lo sterzo eccentrico hanno infatti un effetto notevole sulla maneggevolezza e sulla distribuzione del peso, vale realmente la pena sperimentare l’uno e l’altro.
Sono ben fatti e facili da regolare: basta una chiave esagonale da 5 mm per cambiare i Chip tra link superiore e foderi alti. L’impostazione High alza il movimento centrale di 5 mm e chiude lo sterzo a 65,1°, facendovi sentire più collocati in alto sulla bici. La maggiore distanza dal suolo è una manna sulle salite ripide e tecniche, mentre lo sterzo è più reattivo sui singletrack tortuosi.
Ho poi percorso lo stesso giro di prova con l’impostazione Low, che ha abbassato il BB di 10 mm – rispetto alla posizione High – e aperto l’angolo sterzo a 64,4°. Mi sono sentito subito più a contatto con la bici, anche se questo ha comportato più impatti con i pedali sugli ostacoli del terreno. Questo è stato compensato da una maggiore stabilità in velocità e da confidenza superiore in discesa. Con questo setup è anche più facile curvare, e il fatto di essere più vicini al suolo ha fatto sì che l’intera bici si sentisse più piantata. Dopo ulteriori esperimenti, ho deciso di lasciare il Flip Chip con l’impostazione Low per il resto del periodo di test.

La regolazione del Reach è un po’ più complessa, poiché è necessario rimuovere la forcella per estrarre le calotte della serie sterzo. Tuttavia, non sono necessari strumenti speciali: le calotte si inseriscono manualmente e rimangono saldamente in posizione grazie agli O-ring in gomma.
In combinazione con il Flip Chip, lo sterzo eccentrico consente di regolare il Reach effettivo fino a 10 mm. Si tratta di un range ampio, particolarmente utile per i ciclisti a cavallo tra due taglie.

Il cambiamento più evidente è nella posizione di pedalata da seduto, che ovviamente si allunga o si accorcia a seconda dell’orientamento delle calotte. Anche la distribuzione del peso ne risente, con la ruota anteriore che si trova più avanti nella posizione +5 mm. Questo significa che ho dovuto alzarmi e piegarmi in avanti più consapevolmente per mantenere lo pneumatico anteriore piantato a terra, soprattutto nelle curve piatte. La ricompensa è stata una stabilità ancora maggiore nelle discese.
La posizione neutra o quella -5 mm potrebbero regalare un feeling più naturale per la pedalata da seduti e la guida da in piedi, oltre a rendere la bici ancora più intuitiva.
Sebbene abbia lasciato la bici con il Flip Chip e lo sterzo nelle rispettive posizioni Low e Neutra, devo ribadire quanto sia facile e veloce cambiarli. In questo modo si apre la possibilità di adattare la geometria a diverse tipologie di sentieri o persino ad altri ciclisti se si presta la bici a un amico, il che è davvero fantastico.
– Leggi anche: La geometria delle Trail Bike non ha smesso di evolversi

Cosa ci piace della Giant Trance X
Semplicemente, la Trance X Advanced 1 di Giant è un’ottima bici da Trail. Invece che essere un’ aggressiva Enduro in versione ridotta, come spesso si vede in questa fascia di escursione, la Trance X trasmette un temperamento a tutto tondo che la rende polivalente e adatta a tutti i tipi di utilizzo.
È scattante ed energica, con la piattaforma Maestro che offre una pedalata efficiente che aiuta a massimizzare il trasferimento di potenza. La sospensione soffre poco la forza del ciclista, per questo motivo la leva in posizione Firm diventa utile solo ed esclusivamente sulle strade asfaltate, durante i trasferimenti per e da i sentieri. Grazie alle rigide ruote in carbonio e agli pneumatici leggeri, la Trance X sfreccia su singletrack sinuosi con grande entusiasmo.
In salita, la sospensione rimane stabile e composta. L’angolo di sella ripido aiuta senza dubbio, offrendo una posizione solida che colloca gran parte del peso sopra il manubrio. Chi ha le gambe più lunghe si troverà in una posizione di pedalata leggermente meno vantaggiosa, poiché la sella si sposta più indietro, ma collocarla leggermente più avanti dovrebbe mitigare questo piccolo problema.
Vale la pena notare che i foderi bassi della Trance X non sono i più corti in circolazione, con una lunghezza di 439 mm. Tuttavia, ho riscontrato una distribuzione del peso ben bilanciata sulla nostra bici di prova di taglia large. La Trail Bike di Giant trasmette tanta stabilità quando si affrontano le salite più ripide e, in combinazione con una buona rapportatura – corona da 30 denti e cassetta 10-52d – e le ruote 29er, si è dimostrata un’ottima scalatrice.

Cosa non ci piace della Giant Trance X
Per una guida a tutto tondo, è difficile trovare difetti seri nella Giant Trance X. Il telaio è abbastanza rigido per offrire un comportamento indulgente sui terreni rocciosi e mantenere la linea scelta sui tratti in contropendenza.
Nelle discese più scassate, non sorprende che lo pneumatico posteriore sia fonte di preoccupazione. La carcassa non così solida per una guida sicura anche e soprattutto quando il sentiero diventa veloce. Serve salire di livello, a una carcassa Exo+ per rimanere in casa Maxxis, un consiglio che diamo sia ai biker più pesanti sia a quelli che si spingono oltre i limiti sui tracciati più scavati e sconnessi. All’anteriore invece è più una questione di mescola che di carcassa, con una MaxxGrip di Maxxis che aiuta a ottenere la massima presa su fondi smossi e bagnati.


Un difetto più fastidioso riguarda i rotori dei freni, davvero “basici” considerato che sono al servizio di un impianto di classe Shimano XT a quattro pistoni. Il “barrito” in condizioni umide e/o lunghe discese è dietro l’angolo.
Il vano per tool e ricambi sul tubo obliquo ha un’apertura molto stretta, limitando di fatto le sue potenzialità a pochi attrezzi di dimensioni contenute.
– Leggi anche: In medio stat virtus, ode alla trail bike

Conclusioni
Anche se non si tratta di un cambiamento radicale, la nuova Giant Trance X offre alcuni graditi miglioramenti rispetto alla versione precedente.
La geometria e il design della sospensione posteriore aggiornati l’hanno orientata un po’ di più verso la discesa, con una maggiore enfasi sulla trazione e sul controllo a tutto tondo. La piattaforma Maestro di Giant continua a fornire una pedalabilità incredibilmente efficiente che mantiene la Trance X entusiasmante in salita, mentre le sospensioni Fox di alto livello assicurano aderenza e sostegno in discesa.

Riteniamo che ci siano margini di miglioramento per quanto riguarda il porta attrezzi interno al tubo obliquo e la protezione del fodero basso lato trasmissione, ma per il resto il telaio è ben rifinito. L’aggiunta del Flip Chip a tre posizioni e delle calotte modulari della serie sterzo offre un’utile personalizzazione della geometria e, combinata con la compatibilità con la configurazione Mullet per le ruote e la possibilità di aumentare l’escursione anteriore e posteriore, offre una miriade di possibilità di configurare la Trance X in base alle proprie preferenze.
Considerando le solide specifiche della versione Advanced 1 in prova e l’ampio range di modelli e prezzi della gamma, la Trance X è senza dubbio una bici a tutto tondo che convince per la sua maneggevolezza e versatilità.

Giant Trance X Advanced 1 in sintesi
- Telaio: Composito Advanced, sospensione Maestro 140 mm
- Forcella: Fox 36 Float Performance Elite GRIP2, 150 mm
- Ammortizzatore: Fox Float X Performance Elite
- Trasmissione: SRAM GX Eagle AXS T-Type 1×12v
- Guarnitura: SRAM GX Eagle T-Type 170 mm, 30d
- Cassetta: SRAM GX Eagle T-Type, 10-52d
- Freni: Shimano XT M8120, 203/180 mm
- Ruote: Giant TRX Carbon 30 mm tubeless ready
- Pneumatici: Maxxis Minion DHF Exo 3C MaxxTerra 2,5”/ Dissector Exo 3C MaxxTerra 2,4”
- Cockpit: Giant Contact SL, 50 mm/ Contact SL TR35, 800/20 mm
- Reggisella: Giant Contact Switch AT, 200 mm
- Sella Giant Romero SL
- Taglie: S, M, L (test), XL
- Prezzo: 7.199 €
- Peso 14,110 kg
Geometria
- Angolo sterzo: 64,4/64,8/65,1° (Low/Medium/High)
- Angolo sella: 76,8/77.2/77,5°
- Carro: 440/439/438 mm
- Drop BB: 40/35/30 mm
- Reach: 476/480/484 mm
- Stack: 631/628/625 mm
- Interasse: 1.246/1.246/1.245 mm

Abbigliamento e accessori
Maglia Fox Defend Thermal, pantaloni Fox Defend Fire, smanicato Fox Flexair Fire, guanti Fox Ranger Fire, calze Fox 6″ Merino, casco Fox Dropframe Pro, mascherina Fox Vue Core.
Il tour della sessione fotografica su Komoot
[spot: Rive Rosse | foto action: Stefano Gandini]