Con l’introduzione di Albert Pro, Schwalbe inaugura un nuovo capitolo della sua storia. Progettato da zero, si basa su una struttura innovativa: la carcassa è radiale, promettendo una guida profondamente diversa sui sentieri e naturalmente prestazioni più elevate
Il nuovo Albert è destinato a colmare il divario tra il classico pneumatico anteriore di Schwalbe, Magic Mary, e il più recente tuttofare, Tacky Chan. È destinato a funzionare come gomma a tutto tondo sia all’anteriore sia al posteriore.
Per il momento, il nuovo Schwalbe Albert è disponibile solo nella versione Pro da 79,90 euro, ma presto dovrebbe arrivare un modello più economico. Questa mossa segna il primo passo di Schwalbe verso una linea più snella e semplificata. Il peso di 1.350 g (29×2,60” Gravity Ultra Soft, 1.265 g per 27,5×2,60”), è assimilabile ai modelli Schwalbe di pari categoria.
L’innovazione più significativa è senza dubbio la nuova carcassa radiale, che mira a raggiungere un equilibrio finora impensabile, fornendo una sensazione di rotolamento morbido con un’ampia superficie di contatto e mantenendo allo stesso tempo un fianco robusto e stabile. La mescola Addix rimane invece invariata, conservando sia i nomi sia la codifica dei colori che la contraddistingue.
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Schwalbe Albert Pro: come è fatto
Albert Pro impiega un nuovo disegno del battistrada sviluppato appositamente per la nuova carcassa e la conseguente maggiore deformazione del battistrada. La disposizione dei tasselli ricorda quella di Magic Mary, anche se quelli di Albert sono più vicini tra loro. I tasselli laterali sono significativamente più corti, dando allo pneumatico un profilo più compatto e arrotondato.
Questo design mira a fornire un’ampia area di contatto, assicurando un’eccellente aderenza in tutte le situazioni, sia all’anteriore sia al posteriore, mentre la minore spaziatura dei tasselli lo rende più adatto alle condizioni di asciutto.
Carcassa radiale
La nuova carcassa radiale Schwalbe si differenzia in modo significativo da quella classica: al contrario di tutti gli pneumatici del produttore tedesco – e di quelli di altri marchi – la trama non corre con un angolo di 45° da un tallone all’altro, ma a quasi 90°. È da qui che deriva il nome, poiché i fili corrono radialmente intorno alla circonferenza del pneumatico, compiendo il percorso più breve tra i due talloni.
La maggior parte di noi ha familiarità con questa struttura grazie ai pneumatici per auto, dove è diventata standard. Tuttavia, questo design non è ancora stato utilizzato per gli pneumatici da MTB, perché le carcasse radiali pure forniscono la stabilità necessaria solo in combinazione con un tallone rigido. Per questo motivo, Schwalbe ha scelto un angolo leggermente ridotto (quello esatto rimane un segreto).
Tuttavia, grazie all’inclinazione, i fili si sovrappongono meno, riducendo l’attrito all’interno dello pneumatico quando si deforma. Questo dovrebbe garantire una migliore ammortizzazione senza compromettere la stabilità del fianco e la protezione dalle forature. In ogni caso, la maggiore deformazione della nuova carcassa dovrebbe comportare una resistenza al rotolamento leggermente superiore. Secondo Schwalbe, l’Albert con carcassa radiale dovrebbe offrire la stessa scorrevolezza di un Magic Mary con la vecchia carcassa, il che è dovuto principalmente al disegno del battistrada.
Per il momento, Schwalbe utilizzerà la nuova carcassa radiale sui suoi due nuovi modelli di pneumatici, Albert e Shredda, e sul suo popolare pneumatico anteriore, Magic Mary. Tutti gli pneumatici con carcassa radiale saranno disponibili nelle versioni Trail e Gravity. A parte la nuova carcassa, la costruzione è la stessa delle già note Super Trail e Super Gravity.
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On The Trail
Abbiamo iniziato a provare il nuovo Schwalbe Albert Pro in occasione dell’evento di lancio a Finale Ligure, noto per i suoi sentieri veloci e rocciosi. Dopo innumerevoli sessioni di test su San Pantaleo in discesa e prima parte di Rollup in salita – con rientro sul finale di Rollercoaster – ci siamo spostati sui sentieri che orbitano intorno alla Base Nato.
Questo ci ha permesso di confrontare il nuovo Albert con il Magic Mary, e la nuova carcassa radiale Gravity con la nota Super Gravity. Dopo questi test, abbiamo trascorso diversi giorni sui sentieri di casa e in alcuni bike park per individuare le differenze più significative tra la costruzione classica e quella radiale appena introdotta da Schwalbe, usando Albert Pro Gravity con mescola Ultra Soft all’anteriore e Soft al posteriore (configurazione Mullet).
Lo pneumatico risulta sensibilmente più morbido rispetto alla classica costruzione Super Gravity. Questo permette alla gomma di seguire il profilo del sentiero, rendendolo più sensibile ai piccoli impatti e smorzando efficacemente le vibrazioni del terreno. Ciò è particolarmente evidente sulla ruota anteriore, riducendo l’affaticamento delle mani.
Nei tratti più accidentati, lo pneumatico assorbe meglio gli impatti laterali, facilitando il mantenimento della linea e migliorando notevolmente la stabilità della bicicletta. Inoltre, la gomma è sensibilmente più flessibile quando si atterra sui salti, dando l’impressione di toccare terra su un cuscino. Lo smorzamento è molto progressivo e lo pneumatico mantiene la sua stabilità.
La sensazione generale di guida è simile a quella di una gomma con inserto, ma senza il peso aggiuntivo. Tuttavia, una differenza è che la carcassa radiale non migliora la protezione dalle forature. Utilizzando la stessa pressione della carcassa Super Gravity, la stabilità del fianco e la protezione del cerchio non sono altrettanto buone.
Inoltre, lo pneumatico non dà la stessa confidenza sui salti e nelle forti compressioni, poiché tende a flettersi di più all’inizio e presenta un diverso comportamento in estensione. In ogni caso, questo problema può essere facilmente risolto aumentando leggermente la pressione.
Dopo aver giocato con diverse pressioni, abbiamo finito per aumentare di circa 0,2 bar l’anteriore e il posteriore, ottenendo una stabilità simile e godendo comunque di una guida sensibilmente più fluida con tutti i suoi principali vantaggi.
Il disegno del battistrada dell’Albert ha buone qualità a tutto tondo e si è dimostrato valido in diverse condizioni. Rispetto al Magic Mary, offre una guida più rilassata. Ciò significa che, grazie al suo profilo arrotondato, il passaggio dai tasselli centrali a quelle laterali è estremamente fluido, garantendo più confidenza in curva. Inoltre, Albert è più prevedibile in frenata, con un comportamento decisamente meno “On/Off”.
Conclusioni
Schwalbe Albert Pro non solo si presenta con un look completamente nuovo, ma anche con caratteristiche di guida radicalmente diverse. La nuova carcassa radiale stabilisce nuovi standard in termini di sensibilità, garantendo una guida più fluida e un minore affaticamento.
In termini di stabilità, Albert Pro si dimostra un’ottima copertura a tutto tondo, a patto di accettare una resistenza al rotolamento leggermente superiore. Il disegno del battistrada è adatto alla maggior parte delle condizioni e garantisce una buona trazione e un comportamento prevedibile.
Cosa ci piace
- Smorzamento delle vibrazioni
- Maggiore sicurezza
- Riduzione della fatica
- Facile da guidare
Cosa migliorare
- La carcassa radiale aumenta la resistenza al rotolamento
- Aderenza limitata su terreni accidentati
[foto: Bulk Media]