foto Martina Folco Zambelli/HLMPHOTO
Attività realizzata con il contributo di Regione Lombardia
Lei si chiama Bergamont Grandurance Expert, lui Strada delle Sasselle. Lei è un’affascinante bici gravel con telaio in fibra di carbonio, geometrie e allestimento votati a un utilizzo allround e un prezzo molto competitivo. Lui è un percorso valtellinese, dalla forte personalità, lungo 15 chilometri con 500 metri di dislivello; comprende una super salita (da Sant’Anna a Triangia) e tre super spot (il borgo di Triasso, il convento di San Lorenzo e il parco di Triangia).
Con queste premesse ci è venuto spontaneo farli incontrare, con la certezza che qualcosa di interessante sarebbe successo.
Se son rose, fioriranno…
La Expert è la più versatile delle Grandurance, una numerosa famiglia che comprende modelli dedicati alle diverse declinazioni del Gravel, commuting compreso. È la bici pensata per essere a proprio agio sia caricata di borse, in viaggio verso chissà dove, sia spogliata di tutto e strapazzata su un trail tosto, ai limiti dell’underbiking. Anche un’ottima base per eventuali upgrade, in una delle due direzioni, se la passione dovesse insinuare strani pensieri…
I numeri della sua geometria delineano questa indole, con un reach e un interasse non abbondanti, BB drop di 70 mm e angolo sterzo di 70°. Ma la cosa che più ci ha impressionati della Grandurance Expert è il comfort, inteso anche come capacità di assorbire le vibrazioni trasmesse dal terreno: indubbiamente le ruote (cerchi in lega e coperture da 45 mm) hanno la loro parte di merito, ma pure il carro, con i foderi obliqui che attaccano in basso il tubo sella, con una struttura a fazzoletto.
Sempre all’altezza
In salita, la posizione di guida ben centrata, l’interasse e il gran grip delle Schwalbe G-One Bite aiutano ad affrontare persino le pendenze più severe, sebbene la cassetta da 10 velocità (che offre al massimo un 36×30) e il peso non piuma siano meglio gestiti da quadricipiti allenati. Della Expert abbiamo apprezzato inoltre la reattività e le doti di rilancio, che si notano anche meglio su asfalto e nel fuoristrada scorrevole. Fra le situazioni tipiche della Strada delle Sasselle, che raccorda i minuscoli e affascinanti paesi che punteggiano il fianco dei monti a ovest di Sondrio, fra i vigneti e i boschi, ci sono strade rurali e carrarecce, ma non mancano strappi cementati e trail tecnici. Un continuo e mutevole saliscendi, che a fine giornata ha fatto cumulare molte centinaia di metri di dislivello. Le discese non sono lunghe ma in alcuni casi con pendenze rilevanti, anche quelle su asfalto, e talvolta con fondo tecnico, quelle in fuoristrada.
Quando il manubrio punta verso il basso, la Grandurance Expert non smette di regalare sorrisi. È stabile, ma non a scapito di una buona agilità, ha un avantreno che infonde sicurezza ed è preciso e, anche in questa situazione, le gomme lavorano davvero bene, con la possibilità di alzare il livello delle prestazioni ricorrendo a una sezione maggiore. Carro e forcella garantiscono, infatti, luce fino a 50 mm. Sempre in quest’ottica, chi lo volesse, potrebbe addirittura montare un reggisella telescopico, come quello che offre, di serie, la sorella Elite.
Per privilegiare, invece, la sua vocazione da viaggiatrice si possono sfruttare i numerosi attacchi presenti sia sul telaio sia sulla forcella, ottenendo differenti configurazioni in base all’idea di viaggio di ciascuno. Le nostre esigenze, in questa occasione, erano limitate a qualche barretta, un paio di camere d’aria, il kit per le riparazioni di routine e un giacchino, quindi ci è stato sufficiente montare una frame bag Syncros di medie dimensioni.
Happy end
Come abbiamo già svelato, l’incontro fra i due protagonisti di questa storia ha avuto un lieto fine. Il feeling è stato eccellente e la sfida delle Sasselle ha avuto il migliore epilogo che si potesse sperare. La giornata si è infatti conclusa fra le strette vie del borgo centenario di Triasso, in una incredibile e romantica cantina nascosta in una casa di pietra. Inebriati da un ottimo nebbiolo e deliziati dai formaggi locali, i due si sono promessi amore eterno.
Com’è fatta
SCHEDA TECNICA – Bergamont Grandurance Expert
- Telaio: Ultra lite HSC, fibra di carbonio
- Forcella: BGM allroad, fibra di carbonio, attacchi sui foderi
- Gruppo: Shimano GRX, 2x10V, guarnitura 46×30, cassetta 11-36
- Cockpit: Manubrio Satori X-Race aero, lega, fare 16°; attacco Satori Viper, lega, -7°
- Ruote: Syncros Capital 2.0, lega, mozzi BGM, canale da 24 mm, tubeless
- Gomme: Schwalbe G-One Bite, tubeless 45 mm (sezione massima 50 mm)
- Peso (rilevato): 10,210 kg (peso trasportabile 120 kg)
- Prezzo: 2.799 euro
GEOMETRIA (taglia L)
- Stack: 616 mm
- Reach: 405 mm
- Foderi: 430 mm
- Interasse: 1.081 mm
- BB drop: 70 mm
- Angolo sterzo: 70°
- Angolo sella: 75°
- Taglie: 50, 54, 57, 61
Gravellina by Crédit Agricole
La prima edizione del nuovo evento cicloturistico, non competitivo, della provincia di Sondrio è in calendario sabato 21 e domenica 22 settembre 2024. Un giro in gravel tra i vigneti terrazzati e sulle strade rurali di Valtellina. Gravellina è una pedalata spensierata, con qualche salita che – in realtà – qualche pensiero dà. Il fondo è un bel mix divertente: sterrato, lastricato, un po’ di singletrack e qualche tratto su asfalto. Gravellina è una grande festa di fine estate, con musica dal vivo e la possibilità di gustare tutte le delizie dell’enogastronomia valtellinese.
E i nomi dei tre tour richiamano le misure del tradizionale bricco valtellinese utilizzato in passato per assaporare il vino in compagnia:
1/2 Gravellina – Est
Sono 75 chilometri (e 1.900 metri di dislivello) sui vigneti terrazzati che da Sondrio raggiungono Teglio e il tiranese.
1/2 Gravellina – Ovest
Misura 55 km e 1.300 metri di dislivello. Si va in direzione opposta, da Sondrio verso il Lago di Como, attraversando un tratto di Valtellina più selvaggia: boschi, radure, paesi e le strade di campagna del fondovalle con tratti sull’argine del fiume Adda e sul Sentiero Valtellina.
1/4 Gravellina
È il tour corto, ovvero meno chilometri (35), meno dislivello (800 m), ma uguale spirito, bellezza e gusto. Anche qui si attraversano super-spot come la Santa Casa di Tresivio, che è la chiesa più grande della Valtellina e il ponte sulle Cassandre sospeso a quasi 100 metri sopra il torrente Mallero. Un bellissimo itinerario anche per chi ha meno allenamento nelle gambe.