Matteo Della Bordella, Symon Welfringer, Silvan Schüpbach, e Alex Gammeter (alla sua prima esperienza) sono diretti verso la Groenlandia. Per Della Bordella, membro dei Ragni di Lecco, è la terza spedizione sull’isola dell’Atlantico settentrionale. L’obiettivo è scalare una grande parete inviolata situata a circa 300 chilometri da Tasiilaq, cittadina sulla costa orientale della Groenlandia. Il viaggio verrà effettuato in kayak, metodo già utilizzato da Della Bordella nelle sue precedenti spedizioni.
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Il viaggio
L’11 luglio sono partiti Matteo Della Bordella, Symon Welfringer, Silvan Schüpbach e Alex Gammeter, per load Groenlandia, dove mirano a raggiungere una parete inviolata a circa 300 chilometri da Tasiilaq. Nei prossimi giorni, una volta arrivati sull’isola, il gruppo si organizzerà per caricare i kayak con circa 80 chili di materiale ciascuno, tra cibo e attrezzatura da scalata, per un totale di 320 chili. Questa fase preparatoria è cruciale, richiedendo una logistica precisa per calcolare il necessario. Una volta lasciata la costa, non sarà più possibile rifornirsi fino al rientro.
Della Bordella spiega: “Le altre spedizioni erano logisticamente più semplici, perché gli avvicinamenti erano meno importanti. Questa volta ci siamo prefissati un obiettivo molto più remoto. Dovremo navigare lungo un tratto di costa ghiacciata e, dopo 300 chilometri di kayak, arriveremo in una zona ricca di fiordi. Qui c’era un insediamento inuit, abbandonato negli anni Settanta su ordine del governo per via dell’isolamento eccessivo e dei costi elevati dei servizi.”

La parete
La parete che Matteo, Silvan, Symon e Alex intendono scalare è stata individuata per la prima volta dallo scalatore americano Mike Libecki intorno al 2015. Durante il suo tentativo, Libecki si trovò bloccato dal ghiaccio, riuscendo solo a fare un timido tentativo sulla parete. L’obiettivo è una parete inviolata di 1200 metri. Dopo il viaggio in kayak, il gruppo dovrà affrontare un ulteriore giorno di avvicinamento prima di iniziare la scalata verticale.
“Abbiamo pochissime informazioni, solo una fotografia,” spiega Della Bordella. “L’unica nostra certezza sono i tempi della spedizione: 30 giorni. Dieci giorni per i 300 chilometri in kayak, dieci per scalare la parete e dieci per il rientro. Vogliamo realizzare una spedizione a basso impatto ambientale, contando solo sulle nostre energie.”

La crisi climatica
Matteo ha già vissuto in prima persona gli effetti della crisi climatica durante la sua ultima spedizione in Groenlandia, dove le pareti scalate si trovavano in una zona non presente sulle mappe a causa della fusione del ghiaccio. “Il fiordo in cui stavamo navigando era ricoperto da 10 o 20 metri di ghiaccio solo 20 anni fa,” racconta. “Quest’anno sembra che le cose saranno diverse: la copertura glaciale è la maggiore degli ultimi 15-20 anni. Questo non significa che la crisi climatica non esiste, ma solo che quest’anno siamo in una condizione di normalità.”
Della Bordella desidera ampliare gli orizzonti oltre l’alpinismo. “Oltre a dedicarci alla scalata, vorremmo raccogliere testimonianze da chi vive quotidianamente in Groenlandia e condividere le nostre esperienze dirette.”