Tutto quello che devi sapere per scegliere i migliori freni a disco per la tua mountain bike, dalla leva alla pinza passando per i rotori, senza dimenticare l’affidabilità e la facilità di gestione
Non si può andare veloci se non ci si può fermare in maniera rapida e controllata, quindi un buon freno è un componente fondamentale della mountain bike, indipendentemente dal tipo di riding..
I freni a disco si possono suddividere in due grandi famiglie. In primo luogo, abbiamo alcuni degli impianti più potenti in circolazione, destinati ai rider di Downhill, Enduro ed e-bike. In genere sono accoppiati a rotori da almeno 200 mm di diametro, per ottenere una grande potenza dalle pinze a quattro pistoncini.
Il secondo gruppo si rivolge agli appassionati di Cross Country, DownCountry e Trail Riding meno aggressivi, che hanno comunque bisogno di una grande potenza di arresto, ma per i quali il peso è un fattore più importante. Si tratta di un mix di pinze a due e quattro pistoncini, accoppiati a rotori da 160 e 180 mm.
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Cosa rende vincente un impianto frenante?
Sicuramente la potenza è fondamentale. Che siano leggeri o robusti, i vostri freni devono farvi fermare rapidamente, con la minor forza possibile esercitata dalle dita. Un freno può avere un’enorme potenza, ma se dovete tirare con forza la leva per ottenerla, vi ritroverete in un inferno per le braccia e le mani.
Anche la potenza deve essere modulata, in modo che sia facile da gestire, invece di passare direttamente dalla “carezza a mano aperta” iniziale al “pugno chiuso” finale. Mentre alcuni ciclisti preferiscono un’azione iniziale molto morbida, con la potenza che aumenta durante la corsa della leva, altri preferiscono una dinamica più incisiva.
Ci sono poi da considerare l’affidabilità e la facilità di gestione.

Il processo di spurgo è facile da seguire e si può ottenere un risultato soddisfacente – senza più bolle d’aria nel liquido idraulico – quando le leve iniziano a sentirsi spugnose? I freni si adattano bene ai cambi SRAM e Shimano o la configurazione del cockpit è un problema?
Bisogna anche considerare il complesso equilibrio tra costo e specifiche.
Nello scrivere questa guida alla scelta dei migliori freni a disco per mountain bike, attinto alle esperienze dei nostri redattori e collaboratori, molti dei quali hanno un’esperienza decennale nel mountain biking, anche agonistico.
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Freni a disco da mountain bike: il glossario
Spurgo
Il processo di spurgo dell’aria dal sistema idraulico. Se si formano bolle d’aria, queste possono comprimersi (quando si tira la leva), influenzando la potenza e il feeling, o espandersi (se si accumula calore) e far “bollire” il freno, riducendo la potenza o addirittura facendo arrivare “a pacco” la leva sul manubrio.
Modulabilità
Il modo in cui il freno eroga la sua potenza. C’è un leggero incremento man mano che si agisce sulla leva? Oppure tutta la potenza viene erogata in una volta sola, in modalità “ON/OFF”? I freni con una minore modulabilità possono sembrare più incisivi, ma anche “legnosi”.

Liquido idraulico
I freni utilizzano olio minerale o liquido DOT. Le guarnizioni in gomma dell’impianto impediscono le perdite e le infiltrazioni di umidità, ma se si usa un tipo di fluido sbagliato la gomma può degradarsi, quindi quando spurgate i freni assicuratevi di utilizzare il fluido corretto.
Punto di contatto
È la fase della corsa della leva del freno in cui le pastiglie entrano in contatto con il rotore. Alcuni freni hanno una corsa maggiore rispetto ad altri. La regolazione del punto di contatto è una caratteristica di alcuni impianti più sofisticati, ma a volte anche il processo di spurgo può influenzarlo.
Tipo di pastiglie
Le pastiglie sinterizzate/metalliche si consumano più lentamente e resistono meglio all’accumulo di calore rispetto a quelle organiche/in resina. Inoltre, tendono a offrire una maggiore aderenza sul bagnato, ma possono essere rumorose e consumare più rapidamente i rotori.
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Freni a disco da mountain bike: i dettagli
Morsetto al manubrio
Un morsetto sdoppiato rende le leve dei freni più facili e veloci da montare, mentre una fascia a basso profilo migliora la compatibilità con i comandi del cambio, del telescopico, ed eventualmente quello del motore elettrico (su una e-bike). Anche i bulloni di qualità fanno la differenza.
Forma e lunghezza della leva
Le texture all’estremità delle leve aiutano le dita o i guanti ad avere una presa sicura in tutte le condizioni, così come la forma dell’estremità, dove agisce il dito indice (per le leve a un dito, altrimenti anche medio per quelle a due dita). La lunghezza influisce sulla sensibilità e sulla potenza dei freni.

Regolazione della leva
La maggior parte dei freni offre la possibilità di regolare la distanza della leva dal manubrio in posizione neutra, per adattarla a mani di dimensioni diverse. È possibile trovare anche la regolazione del punto di contatto o della corsa libera.
Porta di spurgo
Per spurgare un freno, è necessario accedere alla parte superiore e inferiore del sistema idraulico. Tale accesso è garantito da una porta di spurgo sulla leva e da un’altra sulla pinza. A volte sono necessari strumenti specifici, quindi verificate che il vostro kit di spurgo sia compatibile.

Rotori
I dischi dei freni hanno vari diametri, in genere 160, 180/185, 200/203, e 220 mm. Per impieghi gravosi, anche per il montaggio su eMTB, si stanno diffondendo dischi con spessore superiore – in genere 2 mm – e design elaborato, per migliorare la gestione della potenza e la dissipazione del calore, oltre a contribuire a un’apprezzabile silenziosità operativa.
Pastiglie freno
Le pastiglie sono “nascoste” nella pinza, ma le loro prestazioni sono fondamentali per il freno nel suo complesso. Sono disponibili molte opzioni diverse, quindi se i vostri freni non funzionano come desiderate, sia in termini di durata delle pastiglie sia di potenza, sostituirle può essere una soluzione economica ma utile.
Protezione dal calore
Dopo la contaminazione dei rotori, l’accumulo di calore è la minaccia maggiore per le prestazioni dei freni. Alcuni modelli sono dotati di caratteristiche che aiutano a scaricare il calore dal sistema il più rapidamente possibile, dai rotori alettati o dai corpi delle pinze, agli scudi termici tra queste e le pastiglie.
[foto: Formula, Magura, SRAM]