Sappiamo tutti che la forma del manubrio può avere un impatto significativo sul modo in cui si guida una bici, con il risultato che la maggior parte di quelli da Enduro/Gravity rientra in un generico concetto di design e stile: larghi 800 mm, con rise evidente (25 mm o 40 mm), up e back sweep fissati rispettivamente intorno a 4° e otto gradi. SQlab è un marchio tedesco specializzato nell’ergonomia dei punti di contatto sulla bicicletta (cockpit, sella e pedali) e, sebbene il suo manubrio 30X rientri nei parametri generalmente condivisi dei manubri per la mountain bike, c’è una misura che lo distingue da tutti gli altri.
La piega 30X Carbon di SQlab ha opzioni di backsweep fino a 16 gradi, il doppio rispetto alla maggior parte degli altri. L’idea alla base dell’enorme inclinazione verso il retro è quella di garantire una transizione più lineare dall’avambraccio alla mano, per un comfort superiore.
SQlab 30X Carbon in pillole
- Larghezza: 780 mm (720 mm minima)
- Diametro: 31,8 mm
- Rise: 15 (test), 25, 30, 45, o 55 mm
- Upsweep: 4°
- Backsweep: 7, 9, 12 (test) o 16 gradi
- Peso: 220 g
- Prezzo: 279,95 €
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Design
SQlab’s offre il manubrio 30X in diverse configurazioni, con le tre opzioni standard di backsweep. Innanzitutto quella con 9° di backsweep e rise da 25 mm (med) o 55 mm (high), seguito dalle versioni a 12 e 16 gradi con 15 mm (low), 30 mm (med) e 45 mm (high) di rialzo. Hanno tutti una larghezza di 780 mm e sono dotati di quattro gradi di upsweep. Esiste anche una versione Fabio Wibmer, con 7° di backsweep, 25 mm di rise, 4° di upsweep, e 800 mm di larghezza. Tutti i manubri sono disponibili solo con morsetto da 31,8 mm e presentano quattro gradi di upsweep.
L’idea alla base del backsweep è quella di fornire una transizione naturale dall’avambraccio al polso e quindi alla mano. Anche se ci sarà sempre un elemento di preferenza personale, SQlab raccomanda i diversi valori di backsweep per altrettanti stili di guida: 9° per una guida reattiva adatta al bike park, 12° per l’Enduro, e 16° per il Cross Country Race.
Un aspetto inatteso è il ridotto diametro interno delle estremità. Ciò significa che non è stato possibile inserire alcun attrezzo dedicato – come kit per la riparazione tubeless – o utilizzare i tappi standard, dovendo invece recuperare delle manopole con estremità integrate. È un po’ fastidioso, ma non certo un problema.
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On The Trail
Questo manubrio era inizialmente destinato a una Trail Bike in prova – Cannondale Habit Carbon LT 1 – per cui ho optato per la versione intermedia da 12 gradi di backsweep e rise di 15 mm, poiché si sarebbe adattata meglio all’utilizzo polivalente che avrei fatto della bici. L’ho poi recuperato quando è arrivata una eMTB in taglia XL (Lapierre Overvolt AM 7.7 di cui leggerete presto il test completo), con un anteriore molto alto per la combinazione tra Stack, attacco manubrio, e piega. Questa piattaforma ha rappresentato il vero banco di prova, necessitando di una posizione di guida più naturale ed efficace.
Se volete migliorare la vostra attuale configurazione del cockpit, potreste dover mettere in conto un nuovo attacco manubrio, poiché il backsweep della piega non tagliata porta la posizione della mano più indietro rispetto a una “normale”. Oltre a incidere sul reach, questo non è un problema se si utilizza un attacco manubrio più relativamente lungo; tuttavia, usandone uno molto corto, il backsweep notevole potrebbe portare le mani troppo vicine all’asse di sterzata e potenzialmente generare strane dinamiche di guida. Con un attacco da 45 mm e il manubrio non tagliato (780 mm), il backsweep ha portato l’asse delle mie manopole a una distanza effettiva dell’attacco manubrio di 30 mm (di serie larghezza di 780 mm, rise di 30 mm, e up/backsweep di 4°/8°).
La sua costruzione gli conferisce un’ampia elasticità – ‘compliance’ in inglese, termine intraducibile o quasi – che aumenta il comfort nelle discese più impegnative e nelle uscite più lunghe, senza sacrificare la precisione di guida. Ho percepito che la combinazione di backsweep e ‘compliance’ ha anche contribuito a ridurre l’affaticamento degli avambracci e dei polsi, aiutandomi a essere più fresco nelle discese più lunghe e impegnative.
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Conclusioni
La piega SQlab 30X non è così rivoluzionaria o diversa come mi aspettavo, è stato molto facile abituarsi alla sua forma e la postura risultante sulla bici è stata confortevole senza sacrificare il controllo. Anche la sua costruzione è fantastica, in grado di assicurare precisione senza essere stressante e di mantenere il peso contenuto.
I manubri 30X Carbon sono costosi (279,95 €) e, sebbene offrano prestazioni notevoli, è comprensibile che molti biker siano riluttanti a sborsare così tanto denaro per sperimentare una forma non convenzionale. La buona notizia è che SQlab offre anche una versione in alluminio con la stessa forma a un prezzo decisamente inferiore (119,95 €).
Cosa ci piace
- Posizione naturale delle mani
- Tre opzioni di backsweep e rise
- Comodo e preciso
- Leggero ma robusto
- La sezione centrale ruvida offre un grande grip per il fissaggio dell’attacco manubrio
Cosa migliorare
- Diametro ridotto delle estremità, impossibile utilizzare tool dedicati
- La lunghezza dell’attacco manubrio deve essere presa attentamente in considerazione