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Nadine Ellecosta: intervista a ruota libera

di - 07/07/2023

Nadine Ellecosta intervista - cover

Abbiamo intervistato Nadine Ellecosta che ci parla della sua grande passione per la mountain bike e dei suoi obiettivi per questa stagione di gare Enduro

L’altoatesina Nadine Ellecosta è nata a St. Lorenzen – San Lorenzo di Sebato, in provincia di Bolzano, nel 1999. Ama profondamente la mountain bike, lo sport che pratica da bambina, iniziando a gareggiare prima nel Cross Country, anche sulle lunghe distanze del Marathon, e poi dedicandosi all’Enduro.

Impariamo a conoscere meglio la 24enne Nadine Ellecosta con questa intervista esclusiva, dove ci parla della sua vita di atleta e delle sue passioni oltre alla MTB.

Chi sei? Come ti sei avvicinata alla mountain bike e come è nata la passione per questo sport?

Mi chiamo Nadine Ellecosta, ho 24 anni, e ho cominciato ad andare in bici quando avevo tre anni. Quando ne avevo sette ho cominciato con le gare di Cross Country, ho continuato per 12 anni con questo sport. Poi tre anni fa per caso ho partecipato a una gara di Enduro, qui a Plan de Corones, e mi sono innamorata subito di questo sport. Sono tre anni che lo pratico, con la squadra Abetone Gravity Racing.

Nadine Ellecosta intervista - lifestyle 01
Nadine Ellecosta in vetta a Kronplatz, sui sentieri di casa

Da cosa arriva la tua motivazione principale?

Andare in bici per me è una passione. È veramente una passione che ho ereditato da mio papà. Anche lui va tanto in bici, e nel mio paese c’è un piccolo club (San Lorenzo di Sebato – St. Lorenzen, vicino a Kronplatz – nda). Più o meno tutti i miei amici andavano in bici.

Ormai senza bici non so cosa farei! Per me è proprio la libertà che sento quando vado in bici, e l’adrenalina. Mi regala una soddisfazione unica.

Tra le interpretazioni della mountain bike che hai provato, l’Enduro è quella che ti appassiona di più è c’è comunque altro che vorresti praticare se avessi più tempo a disposizione?

Mi alleno anche su strada, in mountain bike con la hardtail. Faccio un po’ di tutto, così c’è più varietà.

Durante la stagione di gare chi ti segue principalmente?

Il mio preparatore, anche lui di questa zona, Roberto Crisi, con cui lavoro da tre anni, da quando ho iniziato con l’Enduro. Ero già con lui in una squadra di MTB Marathon. Poi c’è il grande Tomaso Ancillotti, ma anche Tommaso Francardo (rispettivamente il produttore delle bici usate e il compagno di squadra in Abetone Ancillotti Vittoria Factory Team – nda) che mi aiuta tantissimo.

Abetone Ancillotti Vittoria Factory Team - Tommaso Francardo e Nadine Ellecosta
Tommaso Francardo e Nadine Ellecosta – foto: Abetone Ancillotti Vittoria Factory Team

Quanto sono importanti i tuoi sponsor nel mondo delle competizioni?

Diciamo molto molto molto! Senza gli sponsor tutto questo non sarebbe possibile di sicuro. Soprattutto quest’anno sono felicissima con tutti gli sponsor che abbiamo. Il materiale che abbiamo è ottimo: le bici, le ruote, i copertoni, tutto… anche le sospensioni. Mi trovo veramente bene!

Nella messa a punto della tua bici, qual è l’aspetto più critico per trovare il giusto feeling in gara?

Le sospensioni soprattutto, faccio sempre fatica a trovare il setup giusto subito. Ci vuole un po’ di tempo per me, e poi anche le gomme, assolutamente.

Nadine Ellecosta intervista - action 01Fino adesso quali sono stati i momenti più memorabili e la soddisfazione più grande che hai avuto in gara? Se invece hai qualche rimpianto, qual è stato?

Il risultato più emozionante per me è stato vincere i campionati italiani 2021, due anni. Perché è stata una vittoria che non aspettavo. È stata una gara speciale perché anche il mio compagno di squadra Mirco Vendemmia ha vinto il titolo italiano. È stato ancora più bello, soprattutto per la squadra.

Il mio rimpianto riguarda la gara EWS di Canazei dell’anno scorso, dove ero veramente in una buona condizione fisica, ma sono caduta all’inizio e ho compromesso la gara perché non riuscivo più a continuare. Questa è stata una grande delusione per me…

Quali sono i posti per andare in bici che preferisci? Hai un sentiero del cuore?

Di sicuro Plan de Corones ha un ruolo importante nel mio allenamento. Il bike park è molto molto bello, c’è un po’ di tutto, per tutti i biker. Un trail che mi piace veramente tanto si chiama Schiessl. È poco conosciuto, si arriva dal Passo di Furcia e poi scende verso Valdaora (ai piedi di Plan de Corones – nda).

Tra i posti che ho visto in gara, Canazei in Val di Fassa è proprio stupenda!

 

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Hai passioni oltre alla mountain bike?

Cammino tanto in montagna, d’inverno scio, e faccio anche scialpinismo.

Quali sono i tuoi punti forti? Ci sono degli aspetti in cui vorresti migliorare?

Il mio punto forte, di sicuro, è che sono una testarda. Ho tanta motivazione per fare le cose bene.

Un punto debole è che sono impaziente. Voglio vedere subito i risultati, anche per l’allenamento, ho proprio poca pazienza!

Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione di gare?

Il più importante è il campionato italiano di questo weekend a La Thuile (nove luglio), anche quello è un posto stupendo con sentieri molto belli. Poi un mio grande obiettivo, è entrare finalmente nella top 15 in una gara di Coppa del Mondo. Perché l’ho sfiorata già così tante volte! Anche a Canazei, non sono riuscita per un solo secondo… ormai le gare sono tiratissime, il livello è veramente altissimo.

Nadine Ellecosta intervista - action 02Cosa pensi del passaggio da Enduro World Series a Enduro World Cup? È cambiato qualcosa per voi atleti?

No, sono sincera, non è cambiato molto per me. Di sicuro, è veramente bello vedere più discipline nella stessa sede, perché normalmente l’Enduro è sempre un po’ da parte. L’atmosfera in queste gare è veramente qualcosa di speciale.

Se non facessi mountain bike cosa faresti, a cosa ti dedicheresti?

Mi piacerebbe fare Biathlon, forse quello!

Grazie Nadine!

Grazie a te e ciao a tutti!

Potete seguire Nadine Ellecosta su Instagram

[Foto: Rommel Prollamante]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.