Archeorunning e New Balance sbarcano a Londra. In questo viaggio non poteva mancare un tour della città correndo in pieno stile Archeorunning. L’occasione ci da l’opportunità anche di raccontare la nuova avventura che affronterà Isabella Calidonna insieme a New Balance e che troverete sulle pagine di 4running sia online che offline. Ma lasciamo la parola a Isabella.
I running tour nel Mondo
In fondo la cultura e lo sport sono sempre andati di pari passo. Roma ne è l’esempio vivente. Basti pensare allo Stadio di Domiziano, dove non solo venivano eseguite importanti discipline olimpiche, ma il tutto veniva intervallato da rappresentazioni teatrali realizzate nell’attiguo teatro. ArcheoRunning nasce proprio per questo, unire la professionalità della cultura e del running in una cosa sola, creando un connubio unico. Tutto ciò insieme a New Balance.
1ª Tappa – Londra
Ho avuto la fortuna, tra una tipica pioggerellina londinese e l’altra, di portare a termine il mio RunningTour attraverso luoghi inusuali di Londra.
Little Venice
Sono partita alla scoperta della piccola Venezia per arrivare a Marble Arch, percorrendo i miei 5 chilometri tra le bellezze della city, molte delle quali rappresentate dalle immense aree verdi che si trovano un po’ ovunque. Londra è davvero una delle città più iconiche del mondo.
Avete letto bene… A Londra esiste una Piccola Venezia! Si trova nel quartiere di Paddington, lungo il Regent’s Canal. E’ una tra le parti più affascinanti della città, per fortuna ancora poco conosciute al turismo di massa.
I Canali di Londra
Per chi non lo sapesse, anche Londra ha i suoi canali e per un periodo, dopo la rivoluzione industriale, vennero usati per i commerci poiché le strade erano piuttosto dissestate. Purtroppo, Questi canali vennero utilizzati per breve tempo e dopo il freddo polare del 1962-63 si decise di spostare il tutto su rotaia. Da quel giorno vennero impiegati esclusivamente per il tempo libero e le gite in barca, proprio come oggi. Nello specifico, Little Venice è il punto dove il Regent’s Canal incontra il Grand Union Canal e forma un triangolo con al centro una piccola isola.
Qui l’atmosfera cambia radicalmente, dalla frenesia tipica di una città cosmopolita e culturale come Londra, si passa alla calma e alla tranquillità. Lungo tutto il canale si vedono moltissime houseboat, molte delle quali sono diventate locali pubblici. L’elemento dominante qui è l’acqua che si integra perfettamente con la natura e l’architettura circostante.
Hide Park
Non avrei più voluto andare via, ma la mia scoperta by running doveva continuare. Così mi lascio alle spalle la piccola Venezia per andare ad Hyde Park, percorrendo una tranquilla strada con numerose casette a schiera e meravigliosi viali alberati. Anche qui tutto sembra essere sospeso.
Arrivo ad Hyde Park e inizio a fare un magnifico percorso nel verde. È un’area immensa, uno dei nove parchi reali di Londra, di cui ho avuto modo di ammirare una parte. È proprio qui che viene organizzata la Royal Parks Series!
In passato questo parco era utilizzato da Enrico VIII per le sue battute di caccia quando non si riposava ad Hampton Court, giusto per capirne l’importanza.
I kensington Gardens
Ma tutti i parchi di Londra sono meravigliosi! Infatti Hyde Park è contiguo ai Kensington Gardens. Le due aree verdi sono ufficialmente separate sin dal 1728, quando la Regina Carolina ne impose la divisione.
Così, continuo il mio running tour e mi trovo proprio ai Kensington Gardens, di cui fanno parte i più piccoli Italian Gardens, una composizione di fiori e fontane. Un angolo segreto che non potevo perdermi!
Piccola postilla. Qui si trova anche Kensington Palace, palazzo reale dove nacque la Regina Vittoria, di cui sono visitabili gli appartamenti. All’interno dell’edificio sono esposti gli abiti della Principessa Diana.
Marble Arch
Prima di concludere il mio “Unusual London running tour”, mi imbatto nel Marble Arch, posto proprio all’angolo nord-est del parco. Questo arco trionfale è stato costruito per celebrare le vittorie britanniche durante le guerre napoleoniche. Originariamente l’opera si trovava nella corte di Buckingham Palace. Quando la Regina Vittoria salì al trono, la residenza reale fu ampliata e quindi per Buckingham Palace l’arco era troppo piccolo. Venne così smantellato e posto dove si trova oggi.
Stretching al Wellington Arch!
Esiste anche un altro arco trionfale nell’angolo sud-est del parco, il Wellington Arch. Ma non sono le uniche bellezze del parco. Vicino al Marble Arch c’è lo Speaker’s Corner, utilizzato dalle persone per esprimere la propria opinione ancora oggi.
Ed è proprio ai piedi di questo meraviglioso arco che decido di fare stretching, osservando ciò che ho intorno. La gente che va e viene dalla stazione metro, gli uccelli che creano disegni stupendi in cielo, e respiro una sensazione di serenità, completezza e soddisfazione.
Alzo gli occhi e inizia a piovere! Per una piccola parentesi di tempo (meteorologico) Londra mi ha fatto vivere quest’altra meravigliosa experience, così colma di soddisfazione. Riprendo a correre per tornare in albergo prima che il repentino cambio meteo mi inzuppi totalmente!
New Balance a Londra sempre con me
Ovviamente, come anticipato in principio di questo articolo, ancora una volta ad accompagnarmi in questa avventura c’è New Balance. Come ho già avuto modo di testare, il brand nato a Boston è un insieme di stile e comfort, che permette di vivere le mie avventure in tutta libertà.
NB Fresh Foam X 1080v12
Il modello da donna delle Fresh Foam X 1080v12 mi ha supportato con la giusta reattività per il tipo di lavoro che svolgo durante i miei running tour, ovvero corse quotidiane e facili in light jogging. Questa scarpa offre una calzata confortevole con un’ammortizzazione protettiva, oltre a un buon compromesso tra assorbimento degli urti e struttura. La corsa è fluida e piacevole, il giusto mix per la buona riuscita dei miei running tour. Come sempre New Balance, mia fedele compagna, sa regalarmi uno stile unico grazie anche alle grafiche dell’outfit e delle scarpe, che hanno portato colore in una grigia giornata londinese.
Testo e foto: Isabella Calidonna