Se il lockdown ha fatto schizzare alle stelle l’utilizzo dei rulli e dei sistemi indoor, oltre ai social cycling channel, è anche vero che ha fatto emergere alcune problematiche, legate principalmente al costo dei sistemi. Non è un argomento del tutto nuovo, perché i pacchetti di affiliazione esistono da sempre, ma un bello spunto lo offre il Pay Per Use proposto da MagneticDays.

Passione e sport non hanno prezzo
Le nostre passioni ci fanno stare bene e ci gratificano, spesso trovano la loro massima espressione nello sport, che diventa sinonimo di evasione. Le passioni non hanno prezzo e siamo disposti a fare di tutto (o quasi) per vederle realizzate nel migliore dei modi.
I rulli smart hanno raggiunto prezzi importanti, in considerazione del fatto che, al rullo viene abbinato un abbonamento periodico, che sia Zwift (per fare un esempio)-o ad una piattaforma di allenamento-oppure al pacchetto di valutazione che si concorda con un coach. Aziende come MagneticDays propongono pacchetti vantaggiosi e alla portata di molti, soluzioni personalizzate che sono l’evoluzione delle formule tradizionali di uso del dispositivo home trainer.

Il paradosso: il lockdown ha fatto esplodere la categoria dei rulli
Il mondo dell’indoor training sta evolvendo e cambiando ad una velocità impressionante, fattore tangibile e che negli ultimi mesi trova diversi riscontri. È il ciclismo in genere ad essere coinvolto in un vortice di cambiamento e il fulcro è la tecnologia, della quale nessuno vuole fare a meno. Questa disciplina corre sempre più veloce e volendo fare un accostamento è un po’ come la telefonia.
Rulli e virtual cycling non sono un orpello
Grazie agli smartphone, abbiamo accesso a qualsiasi tipologia d’informazione e comunichiamo in numerosi modi: siamo disposti a sacrificare il traffico voce (o parte di esso), all’interno di un contratto, ma non a quello dei dati mobile. Riprendendo questo ragionamento e riportandolo alla bici, siamo disposti a spendere qualcosa in meno in termini di allestimento del mezzo, ma vogliamo il power meter, il device che si permettere di leggere tutti i dati, oggi vogliamo anche il rullo smart che si interfacci con internet e pretendiamo una sorta di zona comfort tecnologica. E si sa, la bellezza della tecnologia sta anche nel fatto che non ha confini e limiti: un po’ come la bici.

Cercare le soluzioni giuste e cucite sulle nostre esigenze
Non vogliamo sacrificare la qualità del prodotto, cerchiamo (giustamente) di avere il meglio, oppure il compromesso ottimale, ad un prezzo sostenibile. Ecco che entrano in gioco delle soluzioni e forme di “affitto”, rent solution, comodato d’uso, pay per use, abbiamo tanti modi per dare un nome. Quasi nessuno, ad oggi, acquista l’automobile pagando in contati (per esempio)!
Affidarsi e fidelizzarsi
Noi ci affidiamo ad un’azienda, ci crediamo ed è anche un modo per essere parte di un gruppo. La stessa ci fidelizza, crea una base concreta dove investire e dalla quale partire, progredire, sviluppare, interagisce con noi (un’altro aspetto di primaria importanza).
La proposta di MagneticDays è interessante
MagneticDays, con la formula PPU (pay per use, per l’appunto), permette di accedere ad un piano di allenamenti settimanali, personalizzati e cuciti addosso alle nostre esigenze, oltre alla possibilità di usare uno strumento che adotta elevati standard di costruzione. Accendo l’MD e il pc (oppure lo collego alla app sullo smartphone), salgo sulla bici, imposto l’allenamento previsto e non mi devo preoccupare di null’altro. Training dedicato e zona comfort, cosa chiedere di più.
Una soluzione che va oltre l’aspetto commerciale
Al di là degli aspetti commerciali, soluzioni come questa, aprono la categoria degli allenamenti specifici rivolti al benessere e al miglioramento della performance, ad una schiera di pubblico sempre più ampia e non necessariamente votata all’agonismo. Ecco che il ciclismo indoor, così come avvenuto in passato-grazie-allo Spinning, diventa un veicolo che trasporta la bicicletta un po’ ovunque, anche grazie al virtual mode e alla possibilità di fare “l’abbonamento”.
a cura della redazione tecnica, foto redazione tecnica e A2G Performance