Questo approfondimento ha il solo scopo di soddisfare delle curiosità emerse durante alcune discussioni gogliardiche (diciamo pure “discussioni da bar”). Però i risultati che emergono sono interessanti, considerando anche la stagione “strana”, che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo in ambito sportivo. Disc brake vs rim brake, in ambito pro, categoria maschile road ed escludendo le prove contro il tempo.
Variabili e precisazioni
La nostra ricerca parte dal Gennaio 2020 e si conclude in data 31 Ottobre 2020. Facilitati nella conta, causa lockdown primaverile, dobbiamo considerare che molte competizioni non hanno avuto luogo Le più importanti e blasonate si, ma in momenti non abituali, fattore che ha condizionato le preparazioni e programmazioni degli atleti. Il lavoro di recupero dei dati è stato piuttosto impegnativo e difficoltoso. Ecco che, per non creare confusione, siamo stati costretti a semplificare alcuni passaggi.
- Abbiamo preso in considerazione solo le gare maschili Elite.
- Non abbiamo considerato le competizioni a cronometro.
- In merito alle corse a tappe, brevi, medie e i grandi giri, abbiamo preso in considerazione il vincitore della classifica finale.
- In sede di analisi, in particolare delle gare di inizio stagione, abbiamo avuto qualche difficoltà a capire con quali bici sono state ottenute alcune vittorie, se con disc brake, oppure caliper. Alcuni fornitori di biciclette, hanno eseguito il cambio totale dei mezzi a stagione iniziata. E’ necessario considerare un margine di errore.
- Inoltre alcuni corridori, hanno vinto delle gare con le bici disco, quando lo stesso marchio è identificato come fornitore di bici rim. Un esempio è la vittoria di Gaviria al Giro di Toscana con la Colnago disc brake (solo per citare un esempio).
Le vittorie delle bici caliper
L’elenco non è in ordine alfabetico:
- Ridely 1
- Colnago 4
- Eddy Merckx 4
- Koga 1
- Bianchi 7
Per un totale di 17.
Le bici con i freni calipers hanno primeggiato e vinto nelle tre principali corse a tappe di tre settimane. Colnago per Tour de France, Pinarello al Giro d’Italia e Bianchi alla Vuelta. Tutti marchi italiani di prestigio e questo ci fa onore. Al di la delle considerazioni tecniche però, è assolutamente necessario comprendere che i pro sono anche legati a forniture di sponsor (non solo biciclette) e non sempre liberi di scegliere (questo vale anche in ambito disc brake, ovviamente). Se è vero che nella categoria World Tour gli atleti hanno a disposizione le migliori tecnologie (affermazione che andrebbe verificata), è altrettanto vero che alcune scelte sono pilotate a favore dell’immagine o della fornitura tecnica “obbligata”.
Braccia alzate per le disc brake
- Scott 5
- Pardus 1
- Cervélo 6
- Cannondale 3
- Trek 5
- Specialized 14
- Canyon 8
- Merida 2
- Isaac 1
- BMC 3
- Wilier 8
- Dare 3
- Bottecchia 1
- Lapierre 4
- KTM 2
- Pinarello 3
- Colnago con freni a disco 1
- Cube 1
- Ridley con freni a disco 1
Per un totale di 71.
Nelle corse di un giorno le bici disc brake hanno vinto molto e hanno vinto gare di qualità, ribadendo e considerando il solo aspetto tecnico legato al mezzo meccanico. Il Mondiale di Imola con Alaphilippe, il Giro delle Fiandre con MVDP, senza dimenticare la Freccia Vallone con Marc Hirschi. Quest’ultima è una vittoria particolare: il giovane svizzero ha vinto in sella ad una Cervélo S5 disc e, come sapete, il traguardo è posto sul Muro di Huy, con pendenze di rilievo. Il Lombardia è stato vinto da una Wilier Zero con freni a disco, Jacob Fuglsang. Come è ben noto, anche il dislivello che caratterizza Il Lombardia non è cosa da poco. Anche in questo caso abbiamo fatto solo alcuni esempi.
In conclusione
Per avere maggiormente il polso della situazione e una percentuale che identificasse il rapporto di vittorie tra disc brake e rim brake, sarebbe stato necessario avere tutti i dati, di tutte le corse, le vittorie e di chi ha usato cosa. Anche in questo caso, come avvenuto per l’approfondimento pubblicato e dedicato all’efficienza della bicicletta, l’obbiettivo non è quello di scrivere quale categoria di biciclette funziona meglio o peggio, ma di mettere alcuni accenti sulla strada intrapresa dalla “categoria bicicletta”. I corridori pro, in futuro, useranno le bici con i freni a disco, perché gli verrà imposto e perché ci saranno solo quelle (non ci sarà più possibilità di scelta, o solo per alcuni) e questo sarà un traino per l’intera categoria (lo è già).
L’amatore può scegliere
Chi compra può scegliere cosa comprare e come spendere i suoi soldi; meno male che è così. Però, permetteteci una considerazione: “la cosa più errata è quella di acquistare un prodotto e farlo per emulazione”. Acquistare una bici, a prescindere da come è fatta, deve essere un piacere e motivo di gratificazione personale. Prendere una bici con freni calipers, perché ha vinto una grande corsa a tappe, non ha molto senso: non ci sono amatori che fanno corse a tappe di 21 giorni. Prendere una gran bella bici con i freni tradizionali perché è un’occasione; questo ha senso, perché i miei soldi li spendo come voglio. Però, dobbiamo anche essere coscienti che, tra due anni, tre o quattro, non ci saranno più negozianti che ci ritirano questa tipologia di usato: il rischio esiste.
a cura della redazione tecnica, foto redazione tecnica e @bettiniphoto