Il test della Trek Domane+ LT è una sorta di anteprima, la prova della prima e-road firmata dal marchio americano con unità di supporto Fazua Evation. Questa bicicletta ci ha permesso di pedalare su un mezzo moderno e gratificante, dove la differenza la fanno le gambe e la ciclistica della bici stessa. Per noi un’opportunità ghiotta, anche per approfondire il mondo delle nuove e-road.
Telaio full carbon OCLV500 con cuore Fazua
Come d’abitudine per Trek, le biciclette in carbonio sono costruite grazie alla fibra OCLV. In questo caso il tessuto composito è di matrice 500 e il progetto beneficia di un’integrazione quasi totale di batteria e motore. Inoltre il pacchetto Fazua Evation 1.0 è quello che prevede la centralina integrata nella tubazione orizzontale.
Trek Domane+ LT è si una bici e-road ma è prima di tutto una “bicicletta”, che basa il progetto costruttivo sul segmento endurance Trek del nuovo corso. Geometria dedicata, sistema di dissipazione delle vibrazioni IsoSpeed regolabile e tutti quei dettagli che permettono all’utente finale di settare il mezzo per affrontare lunghi viaggi ( è possibile montare parafanghi e portapacchi). A questo si uniscono dei passaggi ruota, anteriore e posteriore, maggiorati e una componentistica davvero adeguata per questo segmento di prodotti.

On the road e le nostre impressioni
Abbiamo utilizzato una taglia 54. Ci vogliamo focalizzare sul comportamento della bicicletta, a prescindere dall’utilizzo e dalle potenzialità del supporto elettrico. Trek Domane+ LT è prima di tutto una bici del segmento endurance, che ha il comfort, la stabilità e il piacere di guida come focus principali. Il design e le forme della bicicletta sono oggettivamente gratificanti e moderne e ben collimano con una geometria azzeccata. La ciclistica fa la differenza ed è un valore aggiunto non da poco. In discesa si guida come una bici “standard”, le differenze alle velocità più elevate sono minime (se paragonate al progetto senza motore). Il peso del pacchetto elettrico non influisce sul bilanciamento dei pesi e sulla stabilità del mezzo, che è piuttosto agile. Sui tratti pianeggianti fa valere una fluidità degna di nota e la quasi totale assenza di attriti sulla guarnitura.

Non è una bici da kom
E’ gratificante anche per questo, perché non è una bicicletta con cui andare a rubare i record sulle salite. Trek Domane+ LT aiuta quando deve e quando il ciclista lo desidera, permette di controllare la fatica e si pedala a ritmo costante (frangente in cui è davvero piacevole da usare). Nella modalità Rocket (quella con i led rossi), l’erogazione si sente ma fino ad un certo punto: poi sono le gambe a fare il resto. Se la salita è dura e la pendenza è in doppia cifra, si suda, viene il fiatone e bruciano i muscoli in ogni caso.

Componentistica azzeccata e dedicata
Il pacchetto che vedete nelle immagini e che vi abbiamo descritto ferma l’ago della bilancia poco al di sotto dei 15kg. Siamo assolutamente in linea con quelle ce sono le caratteristiche della categoria ( in ottica e-road endurance). A nostro parere è stato corretto pensare alla sostanza, del telaio e dei componenti, come ad esempio le ruote DT Swiss HG1800 Hybrid. Questa è una piattaforma di ruote che nascono in modo specifico per i progetti con supporto elettrico, con cerchi in alluminio tubeless ready (noi abbiamo utilizzato la bici per circa 500 km con le gomme Bontrager tubeless, non abbiamo mai forato) e mozzo Spline ma specifico per questa categoria.
Per avanzare è necessario pedalare e fare fatica
Le eRoad sono un mondo nuovo che merita di essere esplorato, approfondito, capito e pedalato. Salire in sella questi mezzi, in particolare come quella oggetto del nostro test, presuppone proprio il gesto atletico. Qui non c’è l’acceleratore come sullo scooter. Qui non esiste un motore che va da solo e in grado di sostituire le gambe. Con la Trek Domane+ bisogna pedalare e se si vuole, si può fare davvero fatica.
Si può usare come una bici normale
Questo progetto è munito di batteria e motore per un supporto aggiuntivo alla pedalata, che funziona fino ai 25 km/h (circa), con un wattaggio di 252Wh. Questo significa che quando si supera quella velocità il motore si stacca in automatico; quando si va oltre quella potenza, l’unità elettrica cessa di fornire supporto. Sono tre le modalità di erogazione e supporto: Breeze di colore verde (una sorta di eco/base), River di colore blu ( livello medio di supporto alla pedalata) e Rocket di colore rosso nei led ( quello che possiamo considerare come Turbo). Il drive pack è concepito per liberare completamente la guarnitura, limitando attriti, senza opposizioni e resistenze. La batteria ( poco più di 1,8 kg) può essere rimossa dal suo involucro, naturale cover della tubazione obliqua (parte inferiore).

Per il test abbiamo utilizzato:
ABBIGLIAMENTO
Craft CTM e Hale Subezro Jacket
SCARPE
Northwave Extreme Pro
CASCO / OCCHIALI
Bontrager Velocis Mips / Poc Do Half Blade

a cura della redazione tecnica, foto di Matteo Malaspina