Era il lontano 1992 quando calzai per la prima volta un prodotto Limar, era il casco dedicato alla DH, per l’epoca avveniristico: un integrale in tutto simile ai caschi da motocross ma dal peso decisamente più ridotto. Ne è passata di acqua sotto i ponti e ora siamo in procinto di descrivere il nuovo nato. Delta è il nome del nuovo modello pensato per l’all-mountain.
Il casco Delta
La tecnologia utilizzata per la calotta è un guscio a triplo spessore pressato e stampato. Il peso del prodotto si attesta a 310 g in taglia M. La ventilazione è garantita dalla presenza di 17 prese d’aria progettate per creare un flusso continuo in uscita e rendere così più fresca la testa. Due le misure previste, una M pensata per un cranio di circonferenza compresa fra 53 e 57 cm, e una L per le misure fino a 62 cm. Le imbottiture interne, di generose dimensioni per la categoria, sono asportabili e lavabili, realizzate in materiale antibatterico per garantire una costante igiene anche dopo le calde uscite estive.
La ritenzione è affidata al sistema Air Fit, un dispositivo dalle dimensioni minimali che permette tre diverse regolazioni verticali e un micrometrico che va ad avvolgere la testa in modo preciso. A coadiuvare questo sistema il classico cinturino sotto il mento. La visiera è progettata per essere regolata in tre posizioni che permettono anche l’alloggiamento della maschera nei momenti di risalita o quando non viene utilizzata.
L’impressione visiva
Un casco di sostanza, con strutture importanti che danno un sensazioni di protezione assoluta, il prodotto in esame ha inoltre un contrasto cromatico accattivante, con il nero opaco alternato a quello lucido in cui si inserisce il rosa fluo del profilo e il verde acqua delle imbottiture. Le scelte possibili sono altre quattro e si va dal verde militare (colore molto di moda in questo periodo), al classico rosso mattone, al total black e al grigio con scritte gialle. Una scelta che saprà trovare il placet dei biker.
La prova
Un casco comodo e leggero, facile da calzare, che dà subito da una sensazione di comfort invidiabile. Anche dopo alcune ore di utilizzo non ci son dolori o punti di pressione. Utilizzato sia con occhiali tradizionali, che con la nuova maschera Limar, non abbiamo riscontrato nessun tipo di problema. Nelle lunghe ascese di portage le aperture superiori hanno comunque permesso di dissipare il calore evitando le sensazioni di cottura del cranio. Quando la velocità aumenta poi la situazione è migliorata. Unica annotazione da fare è la mancanza del sistema MIPS per la protezione dagli urti rotazionali. Riteniamo che questo dovrebbe esser e un upgrade da valutare in casa Limar.
Conclusioni
Un casco bello esteticamente, con un ottimo comfort e la capacità di adattarsi al meglio alla testa grazie alle diverse regolazioni. Anche in condizioni di grande caldo si è dimostrato confortevole lasciando la testa fresca e permettendo di affrontare lunghe escursioni nel migliore dei modi.
La maschera Roc
Abbinata al casco, Limar ha presentato anche la nuova maschera Roc. Realizzata in materiale composito con ampi margini di flessibilità, e con gli elastici di fissaggio al casco ancorati a un telaio che è in parte svincolato dal corpo lente per permettere una maggior modulabilità, senza andare a premere troppo sul volto. Viene venduta con due differenti lenti, una trasparente e l’altra leggermente specchiata, con una gradazione tendente al blu che non impedisce però una corretta visione anche nel sottobosco. Le numerose prese d’aria garantiscono un visone sempre perfetta anche in condizioni estreme quali l’utilizzo sotto la pioggia o nelle lunghe PS enduristiche.
Info: Limar
[testo e foto: Marco Tagliaferri]