MCipollini Bond2, la seconda generazione della bici per le “lunghe distanze” del brand italiano. Design accattivante che non rinuncia ad una aggressività diventata una sorta di marchio di fabbrica, linee filanti e un carro posteriore scaricato per aumentare comfort e stabilità, oltre alla disponibilità in versione rim brake e disc.

Quando in primavera abbiamo avuto l’occasione di provare la MCM Allroad in configurazione gravel, l’aspetto che ci ha colpito maggiormente è stato la versatilità di un prodotto che non nasconde il suo animo racing, un buon grado di comfort, una notevole stabilità, celate sotto un design muscoloso e deciso. Qui sotto riprendiamo il test della MCipollini MCM Allroad gravel.
Anche nel caso della Bond2, bellezza e stile si fondono nelle forme muscolari, tese e nervose che non trovano paragoni nel mercato, il tutto fa da corollario ad una fibra di carbonio di altissima qualità. Con o senza freni a disco, Bond2 ha un frame in carbonio T800 HM, con finitura 3K, prodotto grazie a nuove tecniche di laminazione della fibra composita. Gli inserti in alluminio (in cnc) sono ridotti al minimo, solo dove è necessario, per ridurre il peso e per garantire una elevata integrità della fibra. La scatola del movimento centrale è naturalmente predisposta al press fit, con diametro da 41 mm e una larghezza di 86,5. Il seat-post è full carbon, studiato per questo modello e il serraggio tramite una vite a brugola è integrato nel profilato orizzontale; non è previsto il collarino.

Le taglie disponibili sono cinque, dalla XS alla XL, per altrettante colorazioni. Il valore alla bilancia dichiarato: 990 grammi per la configurazione rim, 1020 per quella disco, entrambe in taglia M.

IL CONCEPT
MCipollini Bond2 è la bici stradale della collezione 2020 che nasce per i granfondisti della nuova generazione, atleti che dal comfort del mezzo sono capaci di trarre molti vantaggi per una performance di qualità, una bici per molti e per qualsiasi tipologia di tracciato. Le geometrie, rispetto alla media dei prodotti MCipollini, non vengono stravolte ma confermano la volontà di ricercare un comfort ottimale e piacere di guida. Ad esempio, la taglia media ha un angolo del piantone di 73,8°, con un avantreno aperto a 72,2 e un passo totale di poco inferiore al metro. Tutto questo si traduce in agilità ma anche facilità di controllo anche nei cambi di direzione repentini e spazi stretti. Più basso della media, a parità di taglia, il tubo dello sterzo di 136 mm.