La tedesca Power2max è uno dei punti di riferimento della categoria power meter, marchio che da sempre porta avanti il concetto di rilevazione dei watt tramite lo spider, sistema su cui ha sviluppato i suoi strumenti. Forse non tutti sanno che, il primo modello di Power2max venne rilasciato nel corso del 2010, proprio con rilevatore sullo spider: 100 pezzi disegnati, prodotti e assemblati da un piccolo team di 4 ingegneri. Il modello Classic non aveva bisogno di magneti, dotato di funzione con azzeramento automatico (mica poco se consideriamo l’epoca e le tecnologie disponibili in merito) e possibilità di sostituire la batteria da parte del ciclista. Ancora oggi, tanti misuratori necessitano dell’azzeramento manuale.

Da quella piattaforma hanno successivamente preso forma il Type S e la successiva famiglia NG, Eco e Strada: questi ultimi sono la terza generazione dei power meter del marchio tedesco. Nell’immagine qui sotto vedete la versione NGeco in dotazione su alcuni versioni ed allestimenti della Cannondale SystemSix.
Questo misuratore, come i predecessori segue il concetto di rilevazione tramite lo spider posizionato sulla pedivella “drive side” ma che combina le letture della parte destra e di quella sinistra, per una rilevazione più precisa possibile, grazie anche ad un rinnovato processo di compensazione della temperatura.

Non solo potenza: cadenza, bilanciamento destr/sinistro, azione delle pedalata ed efficienza di coppia, per uno strumento dedicato a chi vuole il massimo in termini di qualità e rilevazione dei numeri. Rispetto alla versione Eco inoltre, il modello P2m Strada ha la batteria ricaricabile interna, tramite cavo usb. Ampia personalizzazione: Strada è disponibile in 8 versioni come solo spider oppure comprensive di pedivelle: Rotor, FSA, Campagnolo, Easton, Cannondale, Specialized, Sram e Praxis Works, per una disponibilità che riesce a coprire la quasi totalità del mercato. Il protocollo di trasmissione dati è doppio, Ant+ e Bluetooth low energy. I prezzi vanno da 990 euro per il solo spider, fino ai 1490 euro per una pedivella Campagnolo in carbonio (la più costosa della gamma).
LE NOSTRE IMPRESSIONI
Dopo aver testato il TypeS qualche stagione a dietro, ci troviamo a provare lo Strada, power meter, che se messo a confronto con il modello più anziano, si rivela da subito maggiormente completo (grazie anche alla gestione tramite una app ben congeniata), affidabile, più stabile e preciso. Scriviamo subito: questo è un gran bel misuratore di potenza in tutte le sue parti.

Da uno all’altro intercorre una generazione ma un mondo di migliorie tecnologiche. Una su tutte è la compensazione della temperatura, che non è poca cosa e il meglio che c’é sullo Strada si percepisce subito. La compensazione della temperatura è uno dei crucci per molte aziende, uno degli aspetti fondamentali per una corretta rilevazione dello strumento. Si passa da una temperatura bassa ad una più elevata, o viceversa in pochi minuti, anche in condizioni di umidità elevata e il misuratore non mostra difficoltà, nessuna anomalia nella rilevazione: sempre lineare, sempre attivo, difficile riscontrare picchi positivi o negativi, a meno di variazioni di ritmo volute da parte del corridore.

Un power meter di questo stampo, se messo a confronto con uno che si sviluppa grazie ad accelerometri esterni, permette di avere un misurazione più precisa quando il numero di rpm aumenta o è soggetto a repentine variazioni di ritmo: questo trova ulteriore conferma se il modello Strada viene confrontato con un power meter single side di qualsivoglia natura, oppure con i misuratori al pedale. Oltretutto la sua lettura, in un breve lasso di tempo non necessita di aggiustamenti particolari, perché i dati sono combinati tra lato destro e sinistro, soluzione che permette, in un certo senso, di ripulire i numeri, quelli che vengono letti sul display del device. Le metriche che arrivano dalla gamba destra e sinistra sono una buona base di valutazione dell’espressione dei watt, da sfruttare anche in caso di aspetti legati alla riabilitazione post infortunio (per fare un esempio).

Ci piace l’ampia compatibilità del prodotto con differenti tipologie di pedivelle e perni passanti, ricordando che è possibile acquistare anche il solo spider: Rotor (da 30 e 24 millimetri con differenti modelli, quello in test è la versione Aldhu con perno da 24 mm), Campagnolo, Sram, FSA, a cui vanno aggiunti i misuratori specifici per Specialized e Cannondale, oltre a due versioni Easton e Praxis che danno la disponibilità al montaggio di corone di questi brand.
IN CONCLUSIONE
Il modello NG Strada di Power2max è un misuratore di potenza che si rivolge a gente esperta in materia, che da un power meter vuole, pretende, precisione e una serie di dinamiche legate alla pedalata (non solo i merito ai numeri che si vedono sul computerino). Questo misuratore è uno STRUMENTO specifico, ben sviluppato e congeniato, molto personalizzabile sotto il profilo meccanico: l’ampia scelta è un valore aggiunto non da poco. La sua ricarica tramite cavo usb, permette di bypassare tutto quello che è legato alla sostituzione di eventuali batterie. Dal punto di vista della precisione in fase di rilevazione, una batteria integrata offre maggiori garanzie rispetto ad una sostituibile, in particolare quando quest’ultima stà per terminare la sua vita utile. Noi per comodità abbiamo scelto la configurazione con pedivella Rotor Aldhu in alluminio, con perno passante da 24 mm, quindi, tutto il pacchetto si monta, smonta e si controlla come una normale pedivella: non sono necessari interventi aggiuntivi. Nel caso si vada ad acquistare il solo spider, l’operazione di montaggio è leggermente più lunga, ha bisogno di un minimo di conoscenza meccanica ma nulla di più. Lo spider del Power2max è come un disco, anche piuttosto rigido una volta con le corone montate.