Una bicicletta molto particolare, di un marchio che a nostro parere non ha mai ottenuto quello che realmente merita sotto il profilo tecnico. Parliamo di questo modello, la Eddy Merckx Sanremo76 Disc, con una colorazione dedicata alla maglia del Team Fiat e alle sette vittorie del cannibale, proprio alla Classicissima di primavera.

Le prime impressioni
Dal punto di vista dello sviluppo la Sanremo76 Disc è una bici che esprime dei concetti aero piuttosto marcati. Si parte dalla forcella full carbon dal profilo alare con superfici frontali ridotte, per poi passare alle tubazioni centrali con ampi volumi e nervature vistose.

Il seat-post, non integrato è disegnato per questo modello di bicicletta. Il carro posteriore con inserzione bassa al piantone, alterna schiacciature e forme differenti dei tubi, che donano un eccellente impatto estetico, come scritto in precedenza, unico nel suo genere.

Tutto questo si riflette in modo quasi perfetto su una performance molto equilibrata e lineare, che combina al meglio comfort e stabilità. gli angoli del seat-tube a 73,5° e dello sterzo a 72°, aiutano la comodità ma anche la messa in sella dell’utilizzatore. L’avantreno è rigido e preciso, anche su asfalti sconnessi e in discesa alle velocità elevate.

Non è un proiettile in termini di reattività ma al tempo stesso è facile da condurre al passo e aiuta a mantenere la velocità: sembra di avere a disposizione una sorta di cruise control. Ci è piaciuta molto la sezione posteriore che non entra mai in crisi, capace di smorzare le vibrazioni che arrivano dal manto stradale e di essere costantemente all’altezza delle richieste del ciclista.

Con questa tipologia di allestimento, rivolto alla sostanza e ad avere un buon rapporto tra qualità e prezzo, emergono delle doti non comuni in termini di endurance, aspetto non scontato per questa tipologia di prodotti. eccellente il comportamento in frenata, in particolare delle forcella.