Il motore è Giant SyncDrive Pro, presentato nel 2018 e ottimizzato per la nuova collezione di eMTB. La base è Yamaha con elettronica ottimizzata da Giant, per una sensazione di grande potenza e una pedalata naturale. La potenza nominale è di 250 W con una coppia massima di 80 Nm fruibile in un range di pedalata realmente ampio. La gestione dell’erogazione avviene sfruttando la tecnologia PedalPlus, con quattro sensori per generare un supporto rapportato alla spinta sui pedali. Cinque sono le modalità d’assistenza: Eco, Basic, Active, Sport e Power. Per le prime due il supporto arriva sino a 110 rpm, per le ultime tre invece si spinge sino a 120 pedalate al minuto, un valore realmente elevato. Non manca la compatibilità con pedivelle standard dal fattore Q di 168 mm, così da replicare il feeling di una MTB tradizionale.
La batteria è invece da 500 Wh, integrata all’interno del tubo obliquo del telaio in alluminio, per un look molto pulito. Giant ha ottimizzato il suo funzionamento con celle più distanti per evitare il surriscaldamento, oltre a implementare una gestione efficace via software: il sistema individua le celle troppo calde ottimizzando il lavoro con la dissipazione del calore su quelle vicine. Giant ha pensato anche al caricabatterie, Smart Charger, che funziona a 6 A e in circa 90′ porta la riserva di carica al 60% (ricarica completa in tre ore e 40 minuti).
Troviamo anche un comando remoto inedito, RideControl One, dal design minimale con due grandi pulsanti per gestire il supporto alla pedalata e due serie di Led, una visualizza quello selezionato l’altra invece l’autonomia residua. Ovviamente non manca il pulsante per il supporto alla spinta a piedi oltre alla connettività Bluetooth per una possibile integrazione futura con app da installare sullo smartphone, vista l’assenza del display dal manubrio, amato da chi vuole avere tutti i dati comodamente sotto controllo oltre alle classiche funzioni di ciclocomputer.
La gamma Giant Trance-E+ 2019 si basa su telai in alluminio Aluxx SL con ruote 27,5 Plus (cerchi da 35 mm su cui sono montati pneumatici da 2,6″) e sospensione Maestro da 140 mm: carro monolitico collegato al triangolo anteriore tramite due corti leveraggi, con funzionamento bilanciato tra salita e discesa. La geometria è attuale anche se non estrema: per i modelli più aggressivi identificati dalla sigla SX Pro, con ammortizzatore a molla, queste sono le principali quote geometriche: sterzo da 66°, angolo sella da 73,5°, carro lungo 469,5 mm, drop del movimento centrale di 11 mm, reach e stack da 452 e 599 mm in taglia L (cinque disponibili, da XS a XL). Per la Trance E+ con forcella da 150 mm queste sono le quote: sterzo da 66,5°, angolo sella da 74°, carro lungo 470 mm, drop del movimento centrale di 15 mm, reach e stack da 460 e 593 mm in taglia L (sempre cinque da XS a XL).
La gamma 2019
Due sono i modelli SX Pro con travel anteriore di 160 mm e ammortizzatore posteriore a molla, di stampo più enduristico.


Tre invece quelli da 150 mm di travel anteriore, con ammortizzatore posteriore ad aria, più versatili.


