Granfondo Colli Teatini Cantina Tollo, un evento dedicato agli amatori promosso da un’azienda, da una famiglia e da un sodalizio che da sempre ha una grande vocazione e passione per la bici.
Ci dobbiamo abituare, si passa da un clima alaskiano a un anticipo d’estate che porta il termometro a sfiorare i 28 gradi. Così è la vita, come recita un titolo di un film e così il ciclista si adatterà. In verità in questo lato d’Italia si pedala bene anche con il caldo in quanto una leggera brezza marina stempera un po’ i raggi del sole. Come al solito ci aspettano i nostri amici dell’ Asd Cantina Tollo che non fanno mancare proprio nulla a chi arriva. In Abruzzo l’ospitalità è sacra e il mondo delle due ruote non deroga; veloce distribuzione di pettorale e chip, pacco gara gradevole specie se sarà servito a temperatura ottimale (6 bottiglie di bianco), ampi parcheggi e spazi presso il campo sportivo. I numeri dicono che unire la GF Masciarelli alla Fondo dei Colli Teatini potrebbe essere una scelta vincente anche per il 2019.
E’ una vera e propria Festa di paese, alle 9.30 i cicloamatori e alle 10.00 gli Allievi invadono Tollo e le sue vicinanze ma qui tutti sono felici e nessuno si lamenta. Stessa storia sul percorso, gli automobilisti in fila escono fuori e si godono il passaggio della gara, senza nessuna scena di isteria come da altre parti di Italia. Qui in Abruzzo, a metà tra la gente di mare e i montanari dannunziani, il tempo è diverso, col suo incidere lento per nulla scalfito dalla nevrosi contemporanea. La maestà delle vette innevate anticipa riflessioni profonde sulla scala delle priorità nella vita umana. Mentre pedaliamo salendo le dure rampe che portano verso la statale del passo Lanciano respiriamo la fatica di chi vive su questi colli. Alcune scene di vita quotidiana per nulla cambiate dal passaggio dalla corsa ci sfilano accanto. Ottima la gestione della sicurezza in gara dai tanti addetti e dalle Forze dell’Ordine. Le strade sono il vero problema, veramente al limite in diversi tratti peraltro ben segnalati.
Però a nostro avviso la colpa delle diverse cadute ce la dobbiamo sempre prendere noi, che vogliamo creare distacchi e selezione già dopo 5 chilometri…che dire? Dovrebbe essere una distrazione, una passione, per alcuni invece è malattia, emulazione di professionisti fatta senza abilità e con anta anni. Dopo l’arrivo ci facciamo coccolare da un Pasta Party fantastico condito da ottimo vino rosé, che desiderare di meglio? Peccato per davvero dover rientrare perché ci piacerebbe stenderci al sole in una bella spiaggia poco distante ammirando i trabocchi sul mare.
A cura di Enrico Monti, foto di B.DiFabio