
La gara ha offerto una delle aperture di stagione più entusiasmanti di sempre, con il famigerato anti-grip cileno che ha scatenato una vera guerra logorante su corpo, bici e morale degli atleti. Raggiungendo altitudini di 3.500 m, sentieri dall’inconsistente fondo polveroso, è stata messo duramente alla prova anche il più preparato degli enduristi, con uno dei più alti tassi di guasti meccanici nella recente memoria delle Enduro World Series. Tuttavia, c’è stato un uomo che ha sfidato la sorte con successo, mettendo insieme due perfetti giorni di gara. L’inimitabile Sam Hill (Chain Reaction Cycles Mavic) è rimasto impassibile in queste fidanti condizioni, senza mai finire fuori dal podio in ogni speciale, vincendo la gara in modo convincente.

In netto contrasto, Richie Rude (Yeti/Fox Shox Factory Racing) ha vinto due speciali il primo giorno (la prima e la terza), ma una foratura durante la seconda PS gli è costata cara, relegandolo al 53° posto. Martin Maes (GT Factory Racing) ha cercato di essere consistente su tutta la gara, andando abbastanza veloce per vincere la quarta PS, mantenendo una certa cautela per finire la competizione con la bici intatta e finendo meritatamente al secondo posto. Anche Robin Wallner (Ibis Cycles Enduro Race Team) ha guidato in modo intelligente e ha conquistato la terza piazza finale, così come Gusti Wildhaber (Cube Action Team) ha raggiunto il suo miglior risultato in carriera con la quarta posizione.

In campo femminile, Cecile Ravanel (Commencal Vallnord Enduro Racing Team) ha mostrato la sua solita grinta dominando la gara nonostante una foratura nella quarta PS, chiudendo con un vantaggio di 47 secondi sulla connazionale Isabeau Courdurier (Intense Mavic Collective), mentre Katy Winton (Trek Factory Racing) ha pagato un guasto meccanico il primo giorno ritrovandosi comunque sul terzo gradino del podio. Una menzione speciale va a Bex Barona che ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre con la quarta piazza alla sua prima uscita ufficiale con il team Ibis Cycle Enduro Race. Anita Gehrig (Norco Twins Racing) è stata costretta al ritiro per la prima volta in carriera dopo aver subito un infortunio a una mano, ma la sorella gemella Caro ha comunque tenuto alta la bandiera della squadra con un quinto posto finale.

Duncan Nason (Yeti/Fox Shox Factory Racing) ha conquistato il gradino più alto del podio negli Under21 maschile mentre la britannica Ella Conolly ha fatto sua la seconda gara nella categoria U21 femminile. Tra i Master invece è stato il solito Karim Amour (Miranda Racing Team) a imporsi tra gli uomini, in campo femminile invece a vincere è stata Melissa Newell. Chiudiamo con i team, con il primo posto condiviso da GT Factory Racing e Cube Action Team, seguiti al terzo posto da Ibis Cycles Enduro Race.
Dopo la tappa cilena di Lo Barnechea Montenbaik Enduro l’appuntamento è con la seconda gara, in Colombia per Alcaldia de Manizales – Mas oportunidades.

La gara vista da Iago Garay
[fonte: comunicato stampa | foto: Enduro World Series]