4Running si arricchisce di testimonianze di running vissuto. Storie vere, di gente per certi versi così comune e allo stesso tempo così straordinaria, che condivide con noi la passione per la corsa.

Mattia Di Beo è un ragazzo di Brescia che, insieme ad alcuni amici, si occupa di running. Sono una trentina, tra ragazzi e ragazze che corrono per il piacere di stare insieme. Fin qui tutto fila liscio, ma quello che c’è di straordinario è il motivo per cui corrono insieme, alcuni di loro sono non vedenti, ma non per questo hanno rinunciato al piacere di calzare un paio di scarpe e dedicarsi a uno dei loro sport preferiti, sino ad arrivare alla partecipazione delle recenti maratone di New York e Valencia.


“Mercoledì 01 Novembre sono partito con altri 7 amici di cui 4 non vedenti per andare a New York a correre la maratona. Io, Vladimiro, Massimo, Giordano siamo le guide mentre Gigi, Marco, Sandra e Piera sono i blind runners anche se in realtà la distinzione ormai è superflua, siamo infatti un bellissimo gruppo di amici che sta per coronare un piccolo sogno iniziato due anni fa quando alcuni runners Bresciani e alcuni ragazzi non vedenti hanno dato vita a Blind runners project per ritrovarsi a correre una volta a settimana per le strade di Brescia e condividere la passione per la corsa. Da quel giorno di strada ne è stata fatta tanta. Nato per gioco e con alcune perplessità, questo progetto ha creato un gruppo di amici molto unito che cominciando da una corsa settimanale di 8 km (prendendo parte alla corsa del Giovedì di Corri per Brescia) si è posto nuovi obiettivi e sfide, fino a coronare il sogno di partecipare alla maratona di New York. Sopra ho citato solo alcuni dei componenti del gruppo (quelli in partenza per New York), il gruppo è composto da 30 persone tra guide e disabili visivi ed è aperto a chiunque voglia farne parte. Alcuni sono appena tornati da Valencia dove hanno appena partecipato alla mezza maratona di Valencia dove hanno trascorso 4 giorni bellissimi.”
Mattia conclude: “Durante questi due anni sono rimasto impressionato dal carattere, dall’energia, dalla positività, dalla determinazione di questi amici non vedenti e mi farebbe molto piacere che la loro energia e positività si diffondesse, mi ritengo molto fortunato per averli conosciuti e aver potuto correre con loro la maratona di New York”.