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Giant Liv, quando il ciclismo è donna

di - 08/11/2017

Giant Liv e Gianna Nannini, un “Amore Gigante”.

Tutto nasce da una pedalata in Spagna dove la cantante, star a livello internazionale, noleggia una bici per farsi quella che si dice una “sgambata” di allenamento. Gianna Nannini si appassiona alla bici, come del resto succede sempre più spesso per chi inizia a pedalare. Il passo è breve e la rock star chiede informazioni, fino ad arrivare a LIV. Il lancio del nuovo disco “Amore Gigante” a Milano crea l’occasione di incontrare la cantante e consegnarle l’oggetto dei suoi sogni: una Envie con la quale potrà allenarsi. Abbiamo consegnato alla cantante, una nuova LIV Envie Advanced Tri e pedalato con lei lungo il Naviglio Milanese. Un’esperienza unica perché Gianna Nannini ha subito preso confidenza con il mezzo e ha fatto uno slalom nel traffico per raggiungere la periferia.

“Leggera e con cui ho preso subito confidenza” le prime parole della Nannini che si è letteralmente scatenata in sella alla LIV e con rammarico è dovuta scendere troppo presto per gli impegni di promozione del disco.
Sicuramente un altro personaggio importante che entra nel team di LIV.

LIV E ALSO THEGIRLSCANDOIT SU LE “STRADE BIANCHE” 

Giornata importante per le LIV girls.

Partono oggi Elisa Sisa Vottero, Elena Spalenza, Marta Lotti e la fotografa biker Anna Brignolo per una nuova experience di 112 km sul percorso toscano dell’Eroica per un dislivello di circa 3.500 metri per un totale di 4 giorni in bici. Attraverso il Chianti, Siena e la Val d’Arbia, Montalcino e la Val d’Orcia, il Chianti, le Crete Senesi per un viaggio che sarà scoperta, divertimento e ciclismo gravel. Ad accompagnare le 4 ragazze, creatrici del progetto Also TheGirlsCanDoIt, una LIV Invite, la bicicletta ideale l’off road su strade bianche, vera novità 2018. La consegna delle bici e dell’abbigliamento è avvenuta presso la sede Giant/LIV dove le ragazze sono state messe in sella dai nostri tecnici e hanno avuto la prima infarinatura sulle caratteristiche della nuova Invite che presto scopriranno, pedalando, in tutte le sue caratteristiche.

UNO STOP A 404 METRI DAL RECORD DEL MONDO.

Una fine che in realtà ha il gusto di un’impresa che è solo all’inizio. Per soli 404 metri, Vittoria Bussi manca il record del mondo, sfiorato per un soffio il record mondiale dell’ora. Suo però il primato italiano di 47.576 metri e la seconda prestazione al mondo.

Carattere tosto e idee chiare su come ricominciare, inizia in questo modo la nuova avventura di Vittoria che, in sella a una LIV, è già in preparazione per battere il record che tutt’oggi detiene l’americana Evelyn Stevens, altra atleta di massimo valore, sulla distanza di 47.980. Vittoria l’abbiamo sentita dopo questo appuntamento con il tempo mancato che l’aveva portata al velodromo messicano di Aguascalientes dopo due anni di allenamenti, sacrifici e tanta fatica.

Il tentativo di record in Messico

L’avventura di Vittoria è stata interrotta da un’infiammazione al diaframma iniziata due giorni prima del tentativo di record dell’ora e, letteralmente, esplosa durante la prova agonistica.
La posizione non comoda che tenevo durante il tentativo di record ha influito in modo netto sulla mia prestazione tanto da farmi rallentare, perdendo 1 secondo a giro negli ultimi 10 minuti, fino a farmi stare male di stomaco durante gli ultimi metri. Una prova che mi ha sicuramente segnata e, dopo il rammarico iniziale, la mattina dopo i complimenti ricevuti e la consapevolezza di essere arrivata comunque lì mi hanno fatto prendere la decisione di riprovarci l’anno prossimo”.

Sì perché Vittoria è pronta a rimettersi in sella attraverso una preparazione meticolosa come ha fatto in questi ultimi due anni. Per la cronaca il primo anno è stato dedicato a trovare la giusta posizione in sella e in pista dove non seguire in modo accurato la traiettoria significa perdere secondi e metri preziosi. Un validissimo aiuto in questo senso è stato dato dal tecnico Daniele Fiorin la cui esperienza è riconosciuta a livello internazionale. La parte funzionale e di preparazione atletica di questo ultimo anno è stata fatta in collaborazione con l’inglese Tom Kirk che Vittoria già conosceva e il quale ha fatto fin da subito migliorare la nostra atleta. “Ho raggiunto una condizione speciale fin dall’inizio. I tempi che avevo sulle salite e percorsi che di solito pedalavo in allenamento sono subito migliorati quindi la condizione c’era”.

Donne in bici! esiste anche un club Strava dove potersi iscrivere: LivCyclingItaly

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.