4running #5 è in edicola! Un ottima notizia con cui iniziare nel migliore dei modi questa nuova settimana!

Edito #5
“Se si crede nelle proprie possibilità, pur rimanendo consci dei propri limiti, un obiettivo si può comunque raggiungere”
Stefano Ruzza 7° classificato UTMB 2018.

Carissimi runner,
4running è una rivista per gente che corre, fatta da gente che corre. L’amore per il nostro sport e la miriade di emozioni che ci dà è ciò che condividiamo con voi lettori. Settembre è stato per tutti noi un mese veramente intenso, non solo perché abbiamo continuato a correre buttando dentro i lunghi della domenica, in prospettiva delle maratone autunnali, ma perché di avvenimenti che ci hanno fatto battere forte il cuore ce ne sono stati diversi. Tutti, in un modo o nell’altro, hanno avuto la bandiera italiana che ha sventolato molto in alto, facendoci provare quell’emozione che solo una cosa bella può dare, come quando guardi il tramonto e trotterellando sai di essere un uomo felice.
UTMB, l’Olimpiade del trail running
Il nostro peregrinare ci ha fatto vivere in diretta anche questa edizione dell’UTMB, l’Olimpiade del trail running. Chamonix la nostra meta, che ha consacrato nella distanza regina un’altra regina, la valdostana Francesca Canepa, che ha ripreso con orgoglio e umiltà nascosta ciò che da sempre merita.

Ma un’altra bandiera italiana ha sventolato in alto, non come quella di Francesca, ma con medesima forza e impeto. Stefano Ruzza, 7° tra gli uomini ci ha fatto un gran bel regalo, offrendoci su di un piatto d’argento un “anch’io tra i primi” che ci ha riempito di orgoglio.
La BADWATER, di MICHELE GRAGLIA e SIMONE LEO

Nel frattempo, là dove le onde dell’Oceano non s’infrangono mai, da luglio un’altra bandiera tricolore ha sventolato per buona parte dell’estate, quella di Michele Graglia e della sua vittoria alla Badwater, l’ultra marathon più calda al Mondo, attraverso la terribile Death Valley, la Valle della Morte.
ELIUD KIPCHOGE, che record!
Con il cuore sempre a mille siamo ritornati con i piedi per terra, guardando altri due piedi, quelli di un kenyano poco più che trentenne, Eliud Kipchoge che ci ha fatto il regalo più bello che mai potessimo desiderare, il nuovo record del Mondo in maratona, frantumando letteralmente il best time precedente e andando così ad imprimere a lettere cubitali il proprio nome nell’Olimpo alato dei runner di ogni tempo.

Il 2h01’39” di Eliud ottenuto alla maratona di Berlino ha ricordato alle nostre menti quell’incredibile 2h00’25” ottenuto un anno fa durante il NIKE Breaking 2, presso l’Autodromo di Monza, in cui il kenyano aveva cercato di infrangere il muro delle 2 ore! E poi? E poi ancora running, semplicemente running. Anche durante questa lunga estate 2018 ci siamo tolti piccoli granelli di sabbia dalle scarpe, diventando un po’ più performanti, veloci e tecnici. La nostra famiglia si sta allargando numero dopo numero, grazie alla collaborazione di piedi e teste nuove, che ci permettono di dare nuova forma alle rubriche e nuovi spunti alle nostre esperienze trotterellanti.
Buona lettura
Daniele Milano Pession