Parlare della meraviglie di alcune città italiane è entusiasmante, in questo particolare momento è anche doveroso.
La protagonista è Venezia che vista in sup toglie veramente il fiato; suggestiva è poco: passare sotto i ponti, vedere, in angoli a piedi irraggiungibili, icone e stemmi delle famiglie dei tempi nobili della Repubblica, sono elementi che fanno emozionare e riflettere su quanto una volta Venezia fosse una città che viveva sull’acqua a 360 gradi ed ogni suo angolo doveva avere un simbolo per chiunque passasse di là.
Attualmente la navigazione con il sup per questa città incredibile è consentita, con alcune limitazioni: anzitutto si può navigare con il sup, o “tavola a remi” per le ordinanze comunali, solo la domenica ed alcuni canali e rii non sono navigabili, tra questi il Canal Grande; ma questo non deve fermare l’iniziativa, perché sono moltissimi gli scorci da cui farsi incantare.
Si può partire direttamente da piazzale Roma e seguire i rii del sestiere di dorsoduro, oppure fare qualche metro a piedi e partire da rio novo per poi, dopo aver visto il famoso murales di Bansky, inserirsi in uno dei vari rii interni, così detti “rii blu” dove la navigazione a remi è consentita senza limitazioni; da alcuni di essi si può arrivare a vedere il Canal Grande senza , ripeto, accedervi, pena sanzione amministrativa. Durante gli incroci con altre imbarcazioni i sup devono tenere la sinistra; potrà capitare di incrociare qualche imbarcazione a motore, ma non c’è da temere, rallentano sempre.
Personalmente io guardo sempre la marea quando vado in sup e vado o al cambio dalla minima alla massima, o comunque durante l’alta marea, per due motivi: primo, principale, è più facile dalla strada entrare in acqua; secondo, beh, Venezia bella quanto vogliamo, ma con la bassa marea non è la città più profumata al mondo.
Rischi veri e propri non ve ne sono, ma attenzione, non una ma tre volte, sia a quando si sale sul sup, sia in navigazione (specie con i sup gonfiabili) alle cozze, alle ostriche, alle conchiglie sono pericolosissime, senza quel minimo di prudenza ci si potrebbe far male od anche danneggiare l’attrezzatura: calzari tassativi!!!
P.S. attualmente l’ordinanza comunale in vigora è la numero 390, è sempre meglio controllare sul sito del Comune di Venezia se ci sono stati cambiamenti a livello normativo.
Spero che questo articolo sia di ispirazione.
Hang loose,
Livia,
Asd windsurf and smile.
CLICCA sul link per leggere l’ordinanza del comune di Venezia citata nell’articolo: 390_mod-circolazione-remi
TESTO E FOTO Livia Cornelio